Papa: no a pietre della condanna, Gesù apre una strada nuova

Chiamati non a condannare e giudicare gli altri ma a riconoscerci peccatori, chiedere perdono a Dio che vuole donarci la possibilità di una vita nuova. Questa è l’esortazione che il Papa rivolge ai cristiani all’Angelus di questa quinta Domenica di Quaresima. La riflessione del Papa si concentra sula misericordia di Dio, partendo dal Vangelo odierno, quello della donna sorpresa in adulterio, nel quale si contrappongono due atteggiamenti. Scribi e farisei vorrebbero condannarla mentre Gesù vuole salvarla: non è venuto per condannare e giudicare ma per offrire una vita nuova. L’Evangelista precisa che essi volevano mettere alla prova Gesù. Si può supporre che il loro proposito fosse questo: il «no alla lapidazione sarebbe stato motivo per accusarlo di disobbedienza alla legge, mentre il «sì» per denunciarlo all’autorità romana, che non ammetteva linciaggi popolari, nota il Papa rilevando «la malvagità» di questa gente. Gli interlocutori di Gesù sono dunque «chiusi nelle strettoie del legalismo».

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