In famiglia mantenere acceso soprattutto il dialogo

«Genitori, imparate a conoscere gli strumenti social e tenetevi aggiornati, e instaurate un dialogo con i vostri figli», è questo uno dei messaggi emersi durante la conferenza organizzata dalle parrocchie di Cugnasco- Gerra lo scorso martedì 26 febbraio.

Al centro della serata c’erano opportunità e pericoli di internet e social, legati in particolare al mondo dei giovani, ma non solo. «Scaricate le app sul vostro telefonino, provatele, scopritele» ha suggerito il relatore Luigi Maffezzoli, giornalista RSI e membro della Commissione mass-media della Diocesi di Lugano.

«La chiusura verso questi strumenti è controproducente », ha evidenziato. Non bisogna neppure lasciarsi tentare da un controllo eccessivo o dallo spiare i nostri figli. «Piuttosto parlate di questo tema in famiglia e mantenete sempre acceso, oltre al telefonino, anche il dialogo». Ma per fare ciò bisogna conoscere e capire che l’utilizzo che ne fanno i giovani è diverso da quello degli adulti.

La serata è stata un’opportunità per avere degli elementi in più sul mondo social. «App quali WhatsApp, Facebook, Instagram… sono degli strumenti e in quanto tali devono essere considerati senza demonizzare e senza esaltare», ha ricordato il relatore. Si è messo in particolare l’accento sulle opportunità, ad esempio nell’informazione tempestiva o la possibilità di raggiungere e coinvolgere più persone. Per quanto riguarda i rischi, come quello di essere manipolati, vanno affrontati puntando su un’educazione che privilegi il ragionare con la propria testa. Delle regole sono necessarie e possono essere frutto di una negoziazione. Oltre a genitori, erano presenti anche dei ragazzi, che hanno seguito la serata in modo attento.

«Anche lui ha detto quello che dici anche tu», ha riferito a casa una ragazza alla mamma, ci racconta Barbara, che oltre ad essere genitore è anche catechista. «È un bene che sentano queste cose anche da qualcun d’altro di esterno», evidenzia. La serata è stata quindi utile e ha fornito molti punti di discussione anche in famiglia. Per Barbara è importante che in Parrocchia, ma anche a livello di tutta la Diocesi, si abbracci questo mondo per diffondere e coinvolgere più persone.

Anche per il parroco padre Cristiano Baldini è stata una bella e interessante opportunità per capire l’importanza di mettersi in mezzo e per non rimanere staccati dalla realtà. «Non bisogna fuggire di fronte alla necessità di educare ad un uso consapevole di social e più in generale di internet e del telefonino», ha sottolineato. Un tema sicuramente d’attualità, visto che nella regione in poco tempo sono state proposte delle iniziative simili. «Forse ciò ha condizionato l’affluenza alla serata organizzata da noi, durante la quale la partecipazione è stata però molto vivace». Nella Parrocchia di Cugnasco- Gerra si utilizza oggi un «gruppo WhatsApp» per i genitori dei ragazzi che si preparano alla cresima. «In questo modo si possono inviare in modo veloce ed efficace le informazioni soprattutto di tipo organizzativo», sottolinea. Per i ragazzi viene messo a disposizione su una piattaforma internet del materiale di approfondimento.

Katia Guerra

Chiesa cattolica svizzera

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