Una Lettera per incoraggiare e crescere mano nella mano

Lo scorso 25 marzo 2019 Papa Francesco ha firmato l’Esortazione apostolica post-sinodale in forma di Lettera ai giovani dal titolo «Christus vivit». Il Papa ha voluto firmare il documento nella Santa Casa di Loreto per affidare alla Vergine Maria la missione della Chiesa nel mondo giovanile contemporaneo. Questo gesto va oltre all’aspetto devozionale, bisogna infatti tener conto che la firma di una lettera post-sinodale fuori dal territorio vaticano è un avvenimento raro. L’ultima è stata «Ecclesia in Africa» firmata da San Giovanni Paolo II nel suo viaggio in Africa nel 1995. Questo fatto vuole rinforzare l’immagine di una Chiesa in uscita, che sia capace di portare il Vangelo fuori dalle mura delle chiese, non solo quelle di pietra, ma anche quelle costruite dai preconcetti sui giovani e sul mondo contemporaneo che la rendono appesantita.

La lettera non risolverà i problemi vocazionali e non riempirà le chiese di giovani ma vuole essere un segno forte che la Chiesa è vicina alle nuove generazioni ed è pronta a chinarsi sulle problematiche attuali, spronando i giovani a riscoprire la bellezza del Vangelo. Papa Francesco vuole aiutarci a mettere al centro della pastorale giovanile e vocazionale, non le strategie spesso legate più a una mentalità di «marketing», ma Gesù Cristo che vive nella comunità dei credenti ed è speranza per tutti nell’affrontare la storia personale e comunitaria.

Questo documento servirà quindi un po’ a tutti, non solo agli addetti ai lavori nell’ambito giovanile, perché sarà un richiamo forte per tutti i battezzati a vivere il proprio essere cristiani e ad impegnarsi nel cammino di santità che «contagia» anche le nuove generazioni.

Don Samuele Tamagni

Chiesa cattolica svizzera

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