Loreto in attesa del Papa e della sua esortazione

Sono due gli eventi storici che si terranno a Loreto lunedì prossimo : la Messa da solo nella Santa Casa dopo 162 anni e la firma dell’esortazione post-sinodale sui giovani. A parlarne a Radio Vaticana Italia l’arcivescovo prelato di Loreto, mons. Fabio Dal Cin alla vigilia della visita del Papa, lunedì 25 marzo, festa dell’Annunciazione. «Alle 12 – afferma l’arcivescovo – lunedì prossimo tutte le campane suoneranno a festa, in tutte le parrocchie di Loreto. Abbiamo invitato tutte le parrocchie delle Marche a fare lo stesso, per ricordare l’annuncio dell’Angelo e salutare il Santo Padre che mette piede in questa magnifica terra marchigiana». L’evento è storico, perché da Pio IX, si tratta del primo Papa che celebra nella Santa Casa. Da 162 anni non accadeva. Ma come mai sembra così importante la firma della lettera postsinodale dal titolo «Vive Cristo, esperanza nuestra» a Loreto?
«La firma della lettera post sinodale ha un valore molto importante – spiega mons. Fabio Dal Cin – poiché si collega anche all’evento della prima visita di Papa Giovanni XXIII, quando venne a Loreto per affidare gli esiti del Concilio. In un certo modo legare Loreto, – la Santa Casa -, al documento del Sinodo sui giovani, significa appunto affidare alla Vergine di Loreto anche il buon esito di tutta quella pastorale, quell’attenzione educativa che il Sinodo ha messo in risalto e che la lettera adesso rilancia a tutta la Chiesa e al mondo intero.

L’ultimo atto poco prima del decollo per tornare in Vaticano sarà la benedizione del Centro Giovanni Paolo II che San Giovanni Paolo II volle proprio per l’anno del Giubileo del 2000 e che ideò nel 1995, in quella storica visita, quando già si parlava di integrazione europea della necessità di ascoltarsi, di superare le barriere e i muri …
" Questo è un gesto che il Papa compirà. È visitabile il cantiere, perché per il momento il Centro Giovanni Paolo II è in ristrutturazione, proprio per accogliere quella realtà che il Santo Padre volle rilanciare attraverso quell’istituzione che ha questa gloriosa storia di accoglienza di giovani. Al tempo stesso diventa anche un segno di concreta attuazione della lettera che il Santo Padre firmerà. Per cui si sta preparando l’adeguamento necessario; ci sarà una comunità che poi vivrà in quel luogo e accoglierà i giovani provenienti dall’Italia e da tutto il mondo che passano per Loreto. Con quale atteggiamento? Con l’atteggiamento suggerito dal Sinodo: accoglienza, accompagnamento e aiuto ai giovani, perché possano orientarsi verso scelte generose».
Vaticannews/Radio Vaticana Italia/ Red

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