Nuova Zelanda. Papa: «insensati atti di violenza», solidarietà a comunità musulmana

Papa Francesco è rimasto «profondamente rattristato» nell’apprendere della ferita e della perdita di vite umane causate dagli «insensati atti di violenza» in due moschee di Christchurch, e in un telegramma a firma del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, assicura a tutti i neozelandesi, e in particolare alla comunità musulmana, «la sua sentita solidarietà» sull’onda di questi attacchi. «Consapevole degli sforzi del personale di sicurezza e di emergenza in questa difficile situazione», Francesco prega per la guarigione dei feriti, la consolazione di coloro che soffrono la perdita dei loro cari e per tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, affidando coloro che sono morti alla misericordia di Dio Onnipotente. Infine, il Papa invoca conforto e forza sulla Nazione.

Ad aprire il fuoco durante la preghiera nella prima moschea di Al Noor, un commando formato da 4 persone, guidato dal ventottenne australiano, Brenton Tarrant, che si definisce come «un normale uomo bianco» e ha detto di voler uccidere «gli stranieri invasori». Sgomento e paura nel Paese. Di «uno dei giorni più bui della Nuova Zelanda» parla il premier della Nuova Zelanda, Jacinta Arden. Forte la condanna degli attacchi a livello internazionale.

Chiesa cattolica svizzera

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