Papa Francesco all’Ifad: offrire soluzioni reali per chi soffre la fame nel mondo

Papa Francesco ha visitato questa mattina (14 febbraio) l’Ifad, l’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo, riunita per una due giorni di sessioni. Francesco ha esordito in spagnolo citando «i bisogni e le necessità della moltitudine dei nostri fratelli che soffrono nel mondo», i quali vivono situazioni precarie: «L’aria è inquinata, le risorse naturali impoverite, i fiumi contaminati, i suoli acidificati; non hanno acqua sufficiente per loro stessi e per le loro coltivazioni; le loro strutture sanitarie sono molto carenti, i loro alloggi sono scarsi e difettosi». Per realizzare questo obiettivo, secondo Francesco, «è necessario l’aiuto della comunità internazionale, della società civile e di quanti possiedono risorse». Duro e chiaro il monito del Papa «Le responsabilità non si evadono, scaricandole dall’uno all’altro, ma vanno assunte per offrire soluzioni concrete e reali.» Continua dicendo che vorrebbe si potessero guardare i volti dei fratelli che soffrono la fame «senza arrossire, perché finalmente il loro grido è stato ascoltato e le loro preoccupazioni hanno avuto attenzione». «C’è bisogno – conclude il Papa – di uno sforzo condiviso, perché i problemi di oggi non possono essere risolti con uno sforzo occasionale ed effimero».

L’IFAD è una delle agenzie delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione che hanno sede a Roma. Papa Francesco le ha visitate tutte: due volte la FAO, una il Programma Alimentare Mondiale e oggi l’Ifad.

Agensir/Red

Chiesa cattolica svizzera

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