La chiesa ticinese prega per Haiti e Venezuela

E’ arrivato proprio oggi l’invito del Vescovo Valerio ai parroci per pregare per la grave situazione che stanno vivendo in queste settimane Haiti e il Venezuela. Mons. Lazzeri chiede che sabato e domenica in tutte le chiese della Diocesi si ricordino nella preghiera dei fedeli i fratelli sofferenti di questi Paesi. Desidera che un pensiero speciale sia rivolto anche ai missionari della Diocesi che si trovano in questi luoghi.

Haiti
Ad Haiti sono presenti da oltre un anno tre missionari laici che stanno animando il progetto diocesano in collaborazione con la Diocesi locale di Anse-à-Veau-Miragoâne. Al momento due di loro sono riusciti a lasciare il Paese che è in preda ad una crisi molto grave, definita dai Vescovi haitiani «un abisso». I nostri missionari parlano di pietre lanciate contro ogni cosa, di sparatorie continue e di tentativi di bruciare luoghi pubblici da parte di gang aizzate da alcuni politici. Le rivolte della popolazione partite dalla Capitale, si stanno estendendo in diverse parti del Paese. Iniziate il 7 febbraio, a due anni dalla salita al potere dell’attuale presidente (Moïse Jovenel), le manifestazioni sono esacerbate anche dalla pubblicazione, proprio qualche settimana fa, di un rapporto della Corte dei conti sulla gestione disastrosa e sulle deviazioni dei fondi concessi in prestito dal Venezuela ad Haiti per finanziare il suo sviluppo.

Venezuela
In Venezuela, da molti anni operano don Angelo Treccani e Marzio Fattorini. Il Paese, instabile da anni a causa della politica del presidente Nicolàs Maduro, ha subito uno scossone a fine gennaio con l’autoproclamazione del presidente del Parlamento Juan Guaidò a capo dello Stato. Uno scossone che lascia però intravvedere, a dire dei nostri missionari, qualche speranza di un cambiamento. Da mesi loro si sono dedicati ancora più alacremente ai più poveri fra i poveri creando nuove mense e piccole farmacie solidali. Da tempo le immagini che ci arrivano dal Paese sudamericano sono quelle di scaffali vuoti nei supermercati e di lunghe file di persone che attendono di poter comperare qualcosa per assicurarsi qualche pasto durante la settimana. Da più di un anno i due missionari lamentano una grande mancanza di farmaci di base che fanno sì che le persone muoiano per malattie facilmente curabili. Ora la situazione è drammatica ma sono proprio i nostri missionari a dare una parola di speranza: " Sta avvenendo un cambiamento epocale che lascia intuire e sperare che le correnti desiderose di una virata decisa possano condurre alla democrazia e risollevare il popolo dall’ attuale miseria».

Chiesa cattolica svizzera

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