Caritas Ticino e Caritas Como verso «un incontro per valorizzare i volontari»

Il 23 febbraio di un anno fa a Como ci fu un significativo incontro di dialogo e scambio tra i vescovi di Como e Lugano e le rispettive Caritas diocesane: Caritas Ticino e Caritas Como. «La carità – disse il vescovo di Lugano Valerio Lazzeri in quell’occasione– non ha confini e le nostre due diocesi, con la frontiera che passa nel mezzo dei loro territori, desiderano testimoniare il dono della carità sconfinata». L’incontro di un anno fa coinvolse in prima istanza oltre ai vescovi locali, i direttori di Caritas Como, Roberto Bernasconi, e Caritas Ticino (CH), Marco Fantoni, i responsabili dei diversi settori di attività di Caritas Como, il direttore dell’Ufficio diocesano comasco Migrantes, don Giusto Della Valle, e il vice-direttore di Caritas Ticino, Stefano Frisoli. Quell’evento  fu caratterizzato da un sincero clima di amicizia e desiderio di confronto, fortemente voluto dai due Vescovi, per guardare e leggere insieme, andando oltre l’orizzonte della frontiera, la grande sfida delle povertà contemporanee.

Ad un anno di distanza, il prossimo 24 febbraio 2019, si rinnoverà a Como un nuovo incontro che vorrà sottolineare in modo particolare con il titolo «La solidarietà attraversa i confini – Storie di volontariato fra Como e Ticino», la questione del volontariato.

Il direttore di Caritas Ticino: «Un incontro voluto per valorizzare i volontari»

Marco Fantoni, direttore di Caritas Ticino, vede che «questo primo incontro è stato voluto in particolare per valorizzare i volontari e il loro servizio al prossimo ed è un passo per continuare a stimolare i rapporti umani e le relazioni che da essi nascono, mettendo in atto la diaconia della Chiesa». Tutto questo rispettando due modalità di presenza delle rispettive Caritas che sono differenti a partire dal contesto e dagli Stati. «L’organizzazione dello Stato è molto presente -spiega Fantoni in rapporto al Ticino- e noi siamo attivi in modo sussidiario e ben considerati dalle autorità, mentre osserviamo che nella regione amica e sorella della diocesi di Como è piuttosto la Caritas ché interviene puntualmente per far fronte ai diversi bisogni di tipo sociale, sopperendo allo Stato». Il direttore della Caritas Ticino ribadisce, però, che «le Chiese non hanno confini, pur rispettando le leggi dei rispettivi Stati, e allora diventano importanti anche esperienze di scambio come quelle volute e incoraggiate dalle nostre diocesi».

Il direttore di Caritas Como: «La possibilità di un arricchimento reciproco tra Caritas»

Dal canto suo, Roberto Bernasconi, direttore di Caritas Como sottolinea che «Caritas Ticino e Caritas Como hanno una matrice comune che è quella di aiutare le nostre Chiese diocesane a vivere la virtù della Carità. Vivono però il loro impegno in modi differenti perché sono legate alla storia, anche amministrativa, del territorio». È così che, a suo avviso, «Caritas Ticino da noi può essere aiutata a recuperare la dimensione pastorale della carità. Caritas Como deve essere aiutata a prendere coscienza che deve superare la cultura della supplenza, per impegnarsi di più in progetti che aiutino le persone a crescere e a rendersi autosufficienti».

Il programma di domenica 24 febbraio a Como

La prima parte del pomeriggio di domenica 24 si svolgerà presso la Basilica di S. Fedele in Como, a partire dalle ore 15. Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali dei due Vescovi diocesani e dei due
direttori delle Caritas, un’introduzione storico-sociale seguita da cinque testimonianze di volontari
provenienti dal Ticino e da Como.
Al termine si raggiungerà insieme il Duomo comasco dell’Assunta, dove alle ore 17 mons.
Oscar Cantoni, Vescovo della Diocesi di Como, e mons. Valerio Lazzeri, Vescovo di Lugano,
celebreranno una solenne Eucarestia.

fonte: Settimanale diocesi di Como/agenziasir/red

Chiesa cattolica svizzera

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