La friborghese Marguerite Bays sarà canonizzata nel 2019

Ventiquattro anni dopo la sua beatificazione, la friborghese Marguerite Bays (1815-1879) sarà proclamata santa nell’autunno del 2019. Il Vaticano ha riconosciuto un secondo miracolo che ha aperto la via alla canonizzazione della benefattrice di Siviriez.

«Dopo aver canonizzato i papi, è giusto tornare al piccolo popolo di Dio«, si rallegra Martial Python, curato a Romont e biografo di Marguerite. Ora e data della canonizzazione non sono ancora state fissate, ma avverrà verosimilmente il prossimo autunno a Roma, insieme ad altri due o tre santi.

Un secondo miracolo
La Congregazione per le cause dei santi ha emanato il 15 gennaio un decreto che riconosce un secondo miracolo attribuito all’intercessione di Marguerite Bays. Riguarda una bambina di due anni. Caduta sotto le ruote di un trattore, si è rialzata indenne, dopo essere stata schiacciata dal pesante mezzo agricolo. Testimone dell’incidente, il nonno ha evocato la protezione di «Goton de la Pierraz» (così veniva chiamata Marguerite Bays). Il dossier diocesano, trasmesso a Roma nel 2014, è stato studiato da una commissione medicale che ha concluso al carattere inesplicabile di questa protezione», precisa Python.
Per la canonizzazione, non era necessario riprendere l’esame della vita della persona, perché ciò era già stato fatto per la beatificazione di Marguerite nel 1995. Oltre al nuovo miracolo, Roma esamina anche la popolarità della futura santa che deve superare il contesto locale o regionale. «È questo il caso di Marguerite Bays attorno alla quale ho presentato delle conferenze in Belgio, a Lisieux e anche in Canada«, testimonia Martial Python.

Chi è Marguerite Bays
Figlia del XIXesimo secolo, cresce in una campagna friborghese marcata dalla povertà, Marguerite Bays resta un esempio per la nostra epoca. Presta grande attenzione ai poveri, agli orfani, ai domestici. Li riveste e li nutre. Anche se non ha lasciato nulla di scritto, è una donna istruita che legge la Bibbia e i vangeli, e conosce le encicliche dei papi. Molte persone, compresi gli ecclesiastici, le chiedono consiglio. «La sua famiglia e il suo ambiente sociale non hanno niente di straordinario. Trova dispute, litigi, divorzi, alcolismo, abusi, infedeltà, figli illegittimi e famiglie ricomposte, come si direbbe oggi.» Ma Marguerite non giudica, non fa la morale, ma aiuta e sostiene. «Non bisogna dimenticare la sua vita mistica«. Per Martial Python è degna di quella di Thérèse d’Avila, «La sua unione a Dio e a Cristo è stata così forte che si è manifestata con le stigmate«.

Una santità ordinaria
Con la canonizzazione della benefattrice di La Pierraz, si onora la sua santità, ma si riconosce anche la santità ordinaria delle persone semplici nella loro vita quotidiana. «Donna di campagna, umile sarta a domicilio, Marguerite non ha compiuto cose straordinarie. Ma è un gigante di santità, marcato dalle stigmate di Cristo, come san Francesco d’Assisi«, sottolinea Python.

red/cath.ch

Chiesa cattolica svizzera

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