Padre Mauro Jöhri, frate cappuccino da 50 anni

Per padre Mauro Jöhri la Messa che ha celebrato ieri al Sacro Cuore di Bellinzona è stato un momento particolare. In quello stesso luogo, 50 anni fa (più precisamente in occasione dell’Epifania) ha emesso, davanti al compianto padre Callisto Caldelari, la professione permanente quale frate cappuccino. «Mi sono impegnato per sempre e ho voluto ricordare e rivivere questo momento con la gente«, ci confida. Alla funzione ha incontrato diverse persone che si ricordavano di quell’occasione.

Per padre Jöhri si è trattato anche di un’opportunità per sottolineare il suo ritorno «alle origini», al termine del suo mandato di ministro generale dei Cappuccini. «Dopo un periodo di silenzio e di preghiera, ora risiedo al convento della Madonna del sasso di Orselina dove sono tornato ad essere un semplice frate cappuccino». Alla messa celebrata a Bellinzona ha incontrato diverse persone conosciute nel corso degli anni, con le quali, per via dei molti impegni degli ultimi anni, non aveva potuto mantenere i contatti. «È stata una bella sorpresa«, ha sottolineato. Ora potrà di nuovo «coltivare il cammino insieme, infondere gioia e speranza, e ricordare che Dio ci ama, sempre».

Strada Regina aveva incontrato padre Mauro Jöhri lo scorso mese di settembre.
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red.

Chiesa cattolica svizzera

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