O'Malley: sugli abusi di vescovi ci vuole una politica chiara

Il Cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston ha pubblicato una dichiarazione il 24 luglio sul sito della sua Arcidiocesi commenta il caso del Cardinale Theodore McCarrick, arcivescovo emerito di Washington, cui lo scorso 20 giugno è stato chiesto dal Papa di »non esercitare più il suo ministero episcopale» per accuse di abuso considerate attendibili. Ma – «questo ed altri casi – dice O’Malley – richiedono di qualcosa di più delle scuse», e cioè «una forte e generale politica per affrontare le violazioni dei vescovi del voto del celibato, in caso di abuso dei minori e anche in casi che riguardano adulti».

Il Cardinale O’Malley, nella sua dichiarazione ricorda che gli articoli di stampa negli Stati Uniti riportano il comportamento «sessualmente improprio» del Cardinale McCarrick con molti adulti nonché le sue «violazioni per quanto riguarda il crimine di abuso dei minori». Azioni che sono sempre, chiunque ne sia il perpetratore, «moralmente inaccettabili e incompatibili con il ruolo di un prete, un vescovo e un cardinale».

Il Cardinale O’Malley ricorda come «un caso, che riguarda un minore dell’arcidiocesi di New York, è stato trovato credibile e motivato», mentre «un’altra accusa riguardo un minore è ancora oggetto di indagine«.

Il presidente della Pontificia Commissione dei Minori dichiara che c’è ancora «un grande gap nella politiche della Chiesa sulla condotta sessuale e gli abusi sessuali«.

Al di là della tolleranza zero, il Cardinale chiede «procedure più chiare per casi che coinvolgono vescovi«, con «protocolli trasparenti e concreti» perché sia resa giustizia alle vittime e si «risponda adeguatamente alla legittima indignazione della comunità». La Chiesa – aggiunte il Cardinale O’Malley – ha bisogno «di una forte e generale politica per affrontare le violazioni dei vescovi del voto del celibato, in casi di abusi criminali di minori ma anche in casi che coinvolgono adulti».

Le vittime – prosegue l’arcivescovo di Boston – devono essere «lodate per aver messo in luce la loro tragica esperienza e devono essere trattate con rispetto e dignità«.

Il Cardinale poi risponde ad alcuni articoli giornalistici che sottolineavano come, una volta informato del caso McCarrick da padre Boniface Ramsey nel 2015, avesse sottolineato che il caso non ricadeva sotto le prerogative della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori. Il Cardinale afferma di non aver ricevuto la lettera, e che comunque lo staff avesse determinato che le richieste non ricadessero nelle competenze della Pontificia Commissione da lui guidata.

«La mancanza nel prendere queste decisioni minaccerà e metterà in pericolo la già indebolita autorità morale della Chiesa e potrà distruggere la fiducia di cui la Chiesa ha bisogno per svolgere il suo ministero tra i cattolici e avere un ruolo significativo nella società civile», conclude il Cardinale O’Malley, che annuncia che porterà il tema all’attenzione dei suoi prossimi incontri con la commissione che presiede.

 fatti riguardanti l’anziano cardinale Mc Carrick sono  risalenti a cinquanta anni fa. 

acistampa/red

 

Chiesa cattolica svizzera

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