Il card. Sako scrive agli iracheni: sconfiggere l’estremismo e preservare l’unità nel Paese

«L’abito rosso», simbolo del martirio

«L’abito rosso e la berretta rossa del cardinale – afferma il patriarca – simboleggiano il martirio, soprattutto nel nostro Paese, che è stato ›provato’ più di una volta. Sicuramente simboleggia il sangue di tanti martiri che è stato versato su questa terra da tutti i componenti della società irachena. Ma il rosso è anche un simbolo d’amore, che dovrebbe infiammare il cuore di chi lo indossa, perché offra la sua vita a chi ama senza condizioni. In questa occasione – prosegue il card. Sako prometto a tutti gli iracheni, come ho fatto cinque anni fa, quando sono stato eletto patriarca, di essere onesto e sincero; fratello e servo di tutti; di fare del mio meglio, affidandomi alla benedizione di Dio e cooperando con tutta la gente buona, al fine di rafforzare l’unità e la collaborazione tra gli iracheni; di promuovere una coesistenza armoniosa; di incoraggiare la cultura del dialogo e della comprensione; di trovare un ambiente migliore basato sull’amore, la giustizia, l’uguaglianza, la libertà, la dignità e la pace». Nella consapevolezza che non abbiamo futuro senza pace e senza convivenza.

Appello per pace e riconciliazione

Nella consapevolezza che «non abbiamo futuro senza pace e senza convivenza» e che «religione e violenza sono incompatibili», il porporato lancia ancora una volta un appello alle autorità musulmane, cristiane e altre autorità religiose ad «essere simboli nazionali, contribuendo a raggiungere la riconciliazione, la pace e la stabilità sconfiggendo l’estremismo e la violenza». Allo stesso modo, esorta «tutti i politici iracheni a riconciliarsi e a «voltare pagina» per fermare questa «guerra in atto» sulla nostra terra, che ha distrutto «l’essere umano» e le «pietre». Dobbiamo preservare la nostra unità, poiché il Paese non può essere costruito dal settarismo e dall’interesse personale, ma piuttosto da una cittadinanza equa e completa», afferma il cardinale. 

La necessità di un governo forte

Il card. Sako invita tutti i partner ad accelerare il processo di formazione di un governo forte, basato sulla costituzione irachena. Un governo in grado di sviluppare una strategia generale per sradicare la corruzione e migliorare i servizi.»Continuiamo a pregare – conclude il patriarca – affinché i segni di speranza superino le nostre preoccupazioni e paure in una situazione così difficile e rimaniamo orgogliosi del nostro amato Paese».

Agenzie/red

Chiesa cattolica svizzera

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