Nicaragua: la drammatica testimonianza di suor Xiskya

«Sono solo una suora cattolica. Nessuno mi ha chiesto di scrivervi. Ma (…) non posso stare a guardare come un dittatore massacra il suo popolo mentre voi rimanete muti». Cosí inizia la lettera aperta che suor Xiskya Valladares, religiosa nicaraguense residente in Spagna, ha pubblicato domenica sul suo blog e sulle reti sociali taggando vari capi di Stato e di Governo. «Siamo un piccolo popolo di soli 6 milioni di abitanti, che non ha petrolio e non è importante per i vostri interessi» continua la religiosa, conosciuta come la «monja twittera» (la suora del Twitter), filologa e giornalista, «ma si tratta di esseri umani con valori profondi, con grande coraggio, in un luogo strategico dell’America Centrale. Meritano il vostro aiuto».

Le atrocità di Ortega contro il popolo
Poi enumera alcune delle maggiori efferatezze commesse dal regime di Daniel Ortega, di cui è informata «attraverso contatti personali e fonti che non posso rivelare per motivi di sicurezza, oltre alle informazioni che mi arrivano via twitter e che confermo con i miei contatti», come ha detto all’Agenzia Fides. Chi pubblica commenti o notizie contro il governo è a rischio di sequestro e sparizione, come confermano alla Fides altre fonti attendibili.
La lettera prosegue: «Hanno bruciato vive famiglie con bambini, hanno sparato a bruciapelo su cittadini che marciavano pacíficamente per le strade, hanno sparato a bambini, hanno commesso sacrilegi nelle chiese, hanno ferito un vescovo, hanno arrestato tante persone senza ordini giudiziari, le hanno torturate, sono entrati di casa in casa con una lista in mano, per portare via simpatizzanti antigovernativi. Anziani, donne, bambini, uomini: nessuno si salva oggi in Nicaragua. Sono crimini di lesa umanitá in piena regola. Quando reagirete?»
La religiosa chiede poi ai governanti di lasciare da parte, «almeno per una volta», gli «interessi politici ed economici» e di dimostrare la loro umanitá. «Non é una questione di ideología, né di religione, né di política. É una questione di umanitá», «voi siete stati eletti per rendere il mondo piú umano», «il popolo del Nicaragua ha bisogno di voi, adesso. Per favore, agite. Fatelo presto, prima che ci uccidano tutti». Suor Xiskya conclude con una richiesta precisa: «non chiedo azioni belliche o militari. Chiedo azioni di pressione diplomatica: la condanna per crimini di lesa umanitá» e con una supplica: «aiutate il popolo del Nicaragua. Fermate questo massacro, per favore».

(fides/red)

Chiesa cattolica svizzera

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