Il vescovo di Lugano scrive agli abbonati dell'ex Giornale del Popolo: «Cercheremo nuove vie di comunicazione»

Ad alcune settimane dalla chiusura del  Giornale del Popolo (GdP), il vescovo di Lugano Valerio Lazzeri ha inviato una lettera a tutti gli abbonati dell’ex quotidiano cattolico di cui il presule era editore. Mons. Lazzeri ripercorre le ragioni che hanno portato alla chiusura -dopo oltre 90 anni della testata-, scrivendo che la decisione è stata presa di fronte ad una «situazione finanziaria ormai insostenibile e nel mezzo di una crisi generale della carta stampata».

Un fondo per i dipendenti del GdP

Il vescovo nel ribadire la sua vicinanza a collaboratori e collaboratrici del GdP rammenta di aver promosso la raccolta di aiuti per loro in un fondo, «per attenuare concretamente le conseguenze negative da loro subite».

Il ringraziamento del vescovo per gli abbonati

Ma il cuore della lettera del vescovo è dedicato soprattutto agli abbonati, «improvvisamente privati, dall’oggi al domani, di un quotidiano che vi era caro e prezioso, avendo pagato l’abbonamento per l’anno intero», scrive mons. Lazzeri. Il vescovo di Lugano per questa privazione e per questo danno esprime agli abbonati «tutto» il suo «personale rincrescimento». Poi aggiunge: «Vi voglio dire che il vostro Vescovo non vi dimentica e vi custodisce nel suo cuore!».

Una riflessione sulla necessità di assicurare dei canali informativi diversi

Il vescovo nello scrivere agli abbonati ci tiene a rassicurarli: «Da subito abbiamo cominciato a riflettere sulla necessità di assicurare dei canali e delle modalità di comunicazione e informazione – sia pure in forme ormai diverse rispetto a quelle finora conosciute – per voi tutti ma anche per tutti coloro cui stanno a cuore la vita della Chiesa, la cultura cattolica e l’importanza di uno sguardo cristiano su tutta la realtà dentro cui viviamo. Attraverso strumenti che ci sforzeremo di individuare , sia con iniziative nostre, sia usando la meglio la realtà mediatica già presente sul nostro territorio, desideriamo far sentire la voce della Chiesa che è in Ticino. E io, vostro Vescovo – continua Lazzeri – ricordando tutto il popolo cattolico della nostra Diocesi, penserò con particolare attenzione a voi, che così fedelmente avete sostenuto , un giornale, cui volevate bene e che vi voleva bene».

La ricerca di «nuove vie»

Il vescovo conclude la sua lettera agli abbonati dell’ex GdP ricordando che «pur nel dispiacere per la mancanza di una voce che era preziosa» la «nostra fede, primordiale rispetto all’affetto per un giornale che pure ci era caro, ci aiuterà a trovare vie nuove, a immaginare modi contemporanei e praticabili per far sentire e per comunicare il giudizio, la vita e la realtà della presenza cattolica nel Ticino». 

Lettera Vescovo ai lettori GdP – luglio 2018

Chiesa cattolica svizzera

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