Chiese europee preoccupate per il respingimento dei migranti

Il braccio di ferro europeo sui migranti e le liti furibonde a Bruxelles tra ministri e capi di governo, pronti a fare a gara per respingere navi cariche di disperata umanità, preoccupano molto le chiese d’Europa. Prova ne è il fatto che nel 46esimo vertice dei segretari generali delle conferenze episcopali, a Cipro da quest’oggi al 2 luglio prossimi, il tema dominante sarà quello dell’incontro.

Una domanda su tutte, caratterizzerà l’andamento dei lavori: come portare oggi all’Europa ›il messaggio e l’esperienza di salvezza offerti da Gesù, specialmente laddove permane divisione e conflitto›. Un compito certamente non facile.

Inumano il comportamento verso i migranti

Mons. Youssef Soueif, arcivescovo maronita di Cipro, a Nicosia farà gli onori di casa e sarà lui ad aprire la serie di interventi e discussioni che avranno la bussola rivolta soprattutto verso quattro punti cardinali: promuovere il dialogo, riscoprire i bisogni di spiritualità di un continente inaridito, rilanciare la carità, mettere il turbo ad iniziative per la pace e la giustizia. «Ciò che sta accadendo sul fronte migratorio in Europa –tuona mons. Souif- è qualcosa di inumano, va contro la natura umana. Si oppone al Vangelo, al messaggio di Gesù Cristo. Lui è venuto per abbracciare tutta l’umanità, non per respingere».

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Chiesa cattolica svizzera

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