Germania: «ulteriormente approfondita» la tematica dei matrimoni interconfessionali

«Conformemente» alla lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede, la tematica dei matrimoni interconfessionali e la partecipazione comune all’Eucarestia «dovrà essere ulteriormente approfondita. A questo scopo offriamo al Santo Padre e alla Curia Romana la nostra collaborazione. Ci sarà occasione di riprendere questo tema» nella prossima Assemblea plenaria (settembre 2018). Questa la conclusione cui è arrivato il Consiglio permanente della Conferenza episcopale tedesca, che nella riunione di due giorni fa si è di nuovo occupato della questione delle linee guida pastorali «Camminare con Cristo – sulle orme dell’unità», adottata nella scorsa Assemblea plenaria (19–22 febbraio 2018).

Il Consiglio permanente, in una nota diffusa ieri anche in italiano, afferma che «è per noi importante il fatto che ci stiamo muovendo nella ricerca ecumenica di una migliore comprensione e di un’unità dei cristiani ancora maggiore e che siamo impegnati a proseguire con coraggio». Il presidente dei vescovi tedeschi, card. Reinhard Marx, «ha informato il Consiglio permanente sui colloqui avuti a Roma» e sui chiarimenti raggiunti «in un incontro con Papa Francesco» e che riguardano tre punti: la lettera della Congregazione del 25 maggio 2018 «fornisce indicazioni e un quadro d’interpretazione»; il testo «non è un documento della Conferenza episcopale, dato che contiene anche una dimensione universale»; il testo «come orientamento è nella responsabilità dei singoli vescovi».

Nella nota di ieri i vescovi ripetono che «i coniugi e le famiglie interconfessionali ci stanno molto a cuore» e sottolineano che «la comunione eucaristica e la comunione ecclesiale sono inseparabilmente legati».

Allo stesso tempo lo sforzo è di «trovare un aiuto spirituale per l’esame di coscienza in singoli casi di accompagnamento spirituale», consapevoli che con il matrimonio cristiano «i coniugi sono reciprocamente molto legati e dividono tutta la loro vita» e quindi «si tratta qui di decidere se in un matrimonio interconfessionale il coniuge protestante possa accedere alla Comunione».

La storia

Le Linee guida pastorali riguardo a questa tematica – lo ricordiamo – erano state approvate a maggioranza dei due terzi nella scorsa Assemblea di primavera e sono state pubblicate oggi.  Sette presuli in sede plenaria non avevano però espresso parere favorevole e avevano inviato per iscritto le loro perplessità ad alcuni Dicasteri vaticani. Da qui era nato l’incontro del 3 maggio scorso fra alcuni vescovi tedeschi e rappresentanti della Santa Sede e, poi, la Lettera del 25 maggio dell’ormai prossimo cardinale, Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede. Un tema sul quale, poi, il Papa si è soffermato rispondendo ad una domanda di un giornalista nel viaggio di ritorno da Ginevra.

Agenziasir

Chiesa cattolica svizzera

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