Papa a Ginevra: presenti anche cristiani della Corea del Nord

Cresce l’attesa per l’imminente visita del 21 giugno prossimo del Papa a Ginevra in occasione del 70esimo del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec) organismo che riunisce 348 Chiese anglicane, evangeliche, ortodosse e vecchio cattoliche. Sono oltre 400 i giornalisti accreditati presso l’ufficio stampa del Cec per la visita papale.

Un punto alla preparazione è stato fatto martedì a Roma nel corso di un briefing con la stampa in cui sono stati pure ricordati i numerosi filoni di collaborazione tra Santa Sede e Cec (di cui la Chiesa cattolica non è membro) e tracciati l’elenco degli ambiti in cui il lavoro pratico nel campo dell’accoglienza dei rifugiati e migranti, la missione e l’evangelizzazione, il dialogo sulle questioni teologiche, dottrinali ed etiche, la salvaguardia dell’ambiente, la cooperazione interreligiosa, nonché l’educazione e la formazione ecumenica, attraverso l’Istituto ecumenico di Bossey (Ginevra), si concretizzano.

Una nuova stagione ecumenica?

In conferenza stampa si è parlato anche della nuova stagione ecumenica che le Chiese stanno vivendo. Tra i segnali di speranza che vanno in questa direzione sono stati citati corridoi umanitari portati avanti in spirito ecumenico dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dalla Comunità di Sant’Egidio. A Roma, sarà dal 12 al 15 settembre ci sarà una conferenza su «Migrazioni, xenofobia e populismi» promossa congiuntamente dal Cec e dal Dicastero vaticano per lo sviluppo umano integrale. Secondo quanto emerso dal briefing centrali saranno il tema della pace e quello delle migrazioni, nell’ottica di una cooperazione comune delle Chiese su questi due fronti caldi.

Da ultimo si è appreso durante il briefing che il Papa incontrerà a Ginevra anche una delegazione di cristiani della Corea del Nord.

(riforma.it/red)

Chiesa cattolica svizzera

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