Il cardinale Müller ad Einsiedeln con Aiuto alla Chiesa che Soffre

Nell’ambito dell’annuale pellegrinaggio della sezione elvetica di Aiuto alla Chiesa che Soffre il cardinal Gerhard Ludwig Müller, il vescovo di Basilea Mons. Felix Gmür, il presidente del Ppd svizzero, Gerhard Pfister e il ticinese Roberto Simona di «Aiuto alla Chiesa che Soffre» , hanno riflettuto ieri sul significato che ha la persecuzione dei cristiani nel mondo. Dopo la Santa Messa che è stata celebrata dal cardinale alle 12.30 nel Santuario, in pomeriggio s i è svolta una  tavola rotonda sul tema «200 milioni di cristiani nel mondo sono perseguitati! Quali sono le conseguenze per la società e la nostra fede?». «Davanti a questa persecuzione – ha osservato Simona- siamo chiamati ad allargare lo sguardo oltre i confini della nostra comunità, aprendoci anche alle altre comunità perseguitate». Il presidente del PDC, Pfister ha parlato della necessità di rispettare il diritto dello Stato, senza però non venire meno nell’accoglienza di coloro che chiedono l’asilo a causa di persecuzioni religiose (in generale). Pfister si è pure interrogato su altre ragioni che provocano la fuga della popolazione da quei paesi, oltre la persecuzione religiosa. Il vescovo Gmür ha posto l’accento sul ruolo educativo e sociale che la Chiesa cattolica svolge in molti Paesi da cui la gente oggi fugge, un ruolo che Gmür ha auspicato si possa rinforzare mediate la costruzione di ospedali, scuole, infrastrutture e formazione professionale. Mons. Gmür ha detto di essere personalmente in contatto con rifugiati in Svizzera che hanno dovuto lasciare i loro Paesi per ragioni legate alla fede professata. Il cardinale Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, si è soprattutto soffermato con toni molto pessimistici sulla situazione europea, dove -a suo dire- è in corso uno «Tsunami anticristiano»- portato avanti da organizzazioni laiciste che diffondono una «cultura della morte» in vari campi. Müller ha portato l’esempio del voto favorevole all’aborto che ha raggiunto domenica il 66% di consensi in Irlanda. Il gesto del tradizionale pellegrinaggio degli amici e dei benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Svizzera ha avuto al centro quest’anno la ricostruzione delle case dei cristiani della piana di Ninive in Iraq devastate dai militanti dell’Isis.

Chiesa cattolica svizzera

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