La Bibbia e l'azione quotidiana della Chiesa: un indispensabile connubio?

Se ci chiedessimo oggi quanto la Bibbia sia il punto di riferimento imprescindibile della vita ordinaria della Chiesa, a cominciare da quella cattolica, diremmo che la situazione è molto migliore di qualche decennio fa, ma deve ancora molto, molto migliorare. Perché? Semplice: pensare che nell’educazione alla fede e nella prassi normale della pastorale ecclesiale leggere la Bibbia e confrontarne i valori etici ed estetici emergenti sia consueto, non è vero. Troppe volte si preferiscono pratiche devozionali, incontri di taglio moralistico che non aiutano a far crescere le coscienze in tutta libertà. I segni positivi sono, però, significativi e se si prendesse sul serio quanto papa Francesco propone sia nell’esortazione apostolica «Evangelii gaudium» sia nell’ultima «Gaudete et exsultate» non si potrebbe che promuovere un rapporto con i testi biblici adulto e maturante, che diventa possibile sia attraverso le celebrazioni eucaristiche, sia nel corso della catechesi e di tante iniziative caritative e sociali, partendo sempre dal presupposto che la verità cristiana essenziale è l’amore del Dio di Gesù Cristo per ogni essere umano e che cercare di vivere ad immagine e somiglianza di questo amore è l’obiettivo del tutto prioritario per chiunque dica di essere cristiano o perlomeno cerchi di diventarlo.

Tra la Svizzera e l’Italia, nel mese di giugno, una serie di istituzioni insieme all’Associazione Biblica della Svizzera Italiana e al Coordinamento della Formazione Biblica nella Diocesi di Lugano – la nota rivista genovese «Il Gallo», la parrocchia barese di San Giovanni Battista, la libreria luganese «Agapao» e la costola italiana del movimento ecclesiale «Noi siamo Chiesa» – proporranno una serie di iniziative intitolate globalmente BIBBIA E PASTORALE. PER UN’EVANGELIZZAZIONE DELLA VITA DI TUTTI. Si intende così dare un contributo per riflettere sul senso di questo circolo virtuoso tra Bibbia e azione pastorale, mai sufficientemente approfondito. Si tratterà di incontri tematicamente vari – quello luganese sulla figura di un grande testimone di tale rapporto formativo, ossia Tonino Bello (5 giugno 2018, ore 17.45, Centro Pastorale San Giuseppe; quelli milanese (5 giugno 2018, ore 21, parrocchia dell’Incoronata) e barese (21 giugno, ore 20, parrocchia di San Giovanni Battista) sull’evangelizzazione nel rapporto tra testi evangelici e azione formativa nelle parrocchie – che intendono dare il senso dell’universalità di taluni valori e attenzioni e della necessità di essere creativi e propositivi verso tante persone eterogenee per formazione, età e scelta di vita. Appare sterile lamentarsi della crescente disaffezione di giovani e adulti a molte iniziative ecclesiali, a cominciare dalle celebrazioni eucaristiche, se non si prova a rifletterei, a partire da esperienze concrete, che guardino avanti con coraggio, libertà e fiducia, al di fuori di settarismi e steccati di qualsiasi genere. Unire sensibilità diverse nel comune valore del servizio all’essere umano contemporaneo: anche in questi incontri proveremo a individuare piste praticabili in questa direzione radicalmente umanizzante, nel rapporto tra il cielo e la terra, tra l’interiorità individuale e i rapporti sociali…

Chiesa cattolica svizzera

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