Le decine di morti e i circa 3mila feriti in occasione delle proteste palestinesi organizzate presso le barriere di confine tra la Striscia di Gaza e Israele si sarebbero potute evitare «se le forze israeliane avessero usato strumenti non letali». Puntano il dito verso l’esercito israeliano i vescovi cattolici di Terra Santa, che ieri hanno diffuso un comunicato in merito ai tragici fatti di questi giorni.
Nel messaggio, ripreso dall’all’Agenzia Fides, l’Assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa, che raccoglie tutti i vescovi delle Chiese cattoliche – latina, greco melchita, armena, maronita, caldea e siro cattolica – presenti in quella regione, insieme al Custode francescano di Terra Santa, chiede di porre fine «il prima possibile» all’assedio imposto a circa due milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza. I presuli aggiungono che il trasferimento dell’Ambasciata Usa nello Stato di Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, come tutte le altre mosse e decisioni unilaterali riguardo alla Città Santa di Gerusalemme, «non contribuisce a far avanzare la tanto attesa pace tra israeliani e palestinesi». E fanno riferimento anche alla necessità, insistentemente richiamata dalla Santa Sede, di rendere Gerusalemme «una città aperta a tutti i popoli. il cuore religioso delle tre religioni monoteiste», evitando ogni misura unilaterale che possa alterare il profilo della Città Santa.
«Riteniamo» – aggiungono i vescovi – che non vi sia alcun motivo che possa impedire alla città di essere la capitale di Israele e della Palestina», aggiungendo che ciò dovrebbe avvenire attraverso «la negoziazione e il rispetto reciproco».
Sempre nella giornata del 15 maggio laArcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, ha anche invitato «tutti i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi, tutti i fedeli di Gerusalemme e quanti lo desiderano» a prendere parte alla veglia di preghiera per la pace che sarà celebrata nel pomeriggio del prossimo sabato, vigilia di Pentecoste, nella chiesa di Sant’Etienne.
Dal 30 marzo scorso, quando sono iniziate le manifestazioni palestinesi lungo la linea di confine con Israele, sono almeno 110 i manifestanti palestinesi uccisi e più di 3mila quelli feriti dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza. (Agenzia Fides)
Chiesa cattolica svizzera
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