Il Papa e il C9 discutono di decentramento e Conferenze episcopali

Il Papa e i cardinali che lo coadiuvano nella riforma della Curia romana, il cosiddetto C9, hanno approfondito lo statuto teologico delle Conferenze episcopali alla luce di quanto affermato dallo stesso Francesco quando, nella Evangelii gaudium, ha scritto che «un’eccessiva centralizzazione, anziché aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria». Si va verso «una cabina di regia» per le risorse umane del Vaticano. Il portavoce Greg Burke ha confermato in un briefing sulla 23esima riunione del Pontefice con i cardinali consiglieri che quella di tribunali specializzati per affrontare i casi di abuso sui minori in diverse regioni del mondo, sempre sotto l’egida della Congregazione per la dottrina della fede, è una delle ipotesi allo studio . La redazione di una nuova Costituzione apostolica non è in dirittura d’arrivo ma è «a buon punto».

 

Il Papa e il C9, ha detto Burke, hanno affrontato, tra gli altri, il tema dello «statuto teologico delle Conferenze episcopali», una riflessione «iniziata dal numero 32 del Evangelii gaudium: «…non si è esplicitato sufficientemente uno statuto delle Conferenze episcopali che le concepisca come soggetti di attribuzioni concrete, includendo anche qualche autentica autorità dottrinale. Un’eccessiva centralizzazione, anziché aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria». Si tratta di rileggere il Motu proprio Apostolos suos» sul magistero e i limiti delle Conferenze episcopali, pubblicata da Giovanni Paolo II nel 1998, «in uno spirito della sana decentralizzazione di cui parla spesso il Papa, ribadendo che è sempre Lui che custodisce l’unita nella Chiesa».

 

Nel corso della riunione si è poi discusso di risorse umane e contenimento dei costi della Santa Sede. In particolare, il cardinale Reinhard Marx «ha esposto al Consiglio dei Cardinali – ha riferito Greg Burke – il tema delle risorse umane nel presentare il lavoro del Consiglio per l’Economia, che ha allo studio proposte per delineare le competenze di una «cabina di regia» per le risorse umane» che tenderà ad «unificare» competenze sinora diffuse ma che, ha precisato il portavoce vaticano in risposta ad una domanda, «non è detto» che ricadrà sotto la competenza dello stesso Consiglio per l’Economia.

 

Il presidente dei vescovi tedeschi ha anche «riferito sui progressi positivi nelle aree della presentazione dei bilanci» da parte dei vari Dicasteri, «del contenimento dei costi e della riduzione del deficit della Santa Sede. In questo ambito, il Consiglio per l’Economia ha deciso di redigere delle linee guida per gli Enti della Santa Sede allo scopo di ridurre i costi», ha aggiunto il direttore della Sala Stampa senza fornire dettagli. A chi domandava come si configuri la guida della Segreteria per l’Economia, in assenza del cardinale George Pell, in Australia per difendersi in tribunale dalle accuse di pedofilia, e dopo la recente nomina di monsignor Alfred XUereb, prelato segretario generale dello stesso Dicastero, nunzio in Corea del Sud e Mongolia , Burke ha ricordato che c’è monsignor Luigi Mistò, segretario della sezione amministrativa della Segreteria per l’Economia.

 

Il Papa e il C9 hanno parlato di protezione dei minori, discutendo «diversi opzioni» per la Congregazione per la Dottrina della Fede nel processare «in tempi brevi» i casi di abusi sui minori, ha detto Burke, che ha confermato che «una delle opzioni» è quella anticipata da Vatican Insider di tribunali specializzati per affrontare i casi di abuso sui minori in diverse regioni del mondo, sempre sotto l’egida della Congregazione per la dottrina della fede. La riunione non ha comunque assunto una decisione conclusiva. Il portavoce vaticano ha precisato, in risposta ad una domanda, che i casi di pedofilia che possono essere riguardati da questi processi non sono recenti.

 

Francesco e i cardinali consiglieri hanno poi fatto approfondimenti sui Dicasteri per lo Sviluppo Umano Integrale, per le Chiese Orientali e per l’Evangelizzazione dei Popoli, hanno ascoltato monsignor Jan Romeo Pawlowski sul progresso della Terza Sezione della Segreteria di Stato nata recentemente per la selezione e alla formazione del personale diplomatico e da lui presieduta e il prefetto per lo Sviluppo Umano Integrale, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, sull’andamento del Dicastero.

 

Quanto ad una Costituzione apostolica che sostituirà la vigente Pastor Bonus, «non direi che siamo in fase finale, direi che siamo a buon punto», ha sintetizzato Burke, che, con una metafora, ha spiegato che «una maratona sono 21 miglia, le ultime tre o quattro miglia sono difficili» perché, fuor di metafora, il testo va «letto e riletto». L’attesa, ad ogni modo, non sarà «lunghissima» e la riforma «è in atto già adesso» ad esempio con la recente nascita di nuovi Dicasteri.

 

Alla riunione erano presenti tutti i cardinali tranne Pell e Laurent Monsengwo Pasinya, arrivato soltanto lunedì sera a causa della cancellazione del suo volo aereo dovuto al maltempo. La prossima riunione del Consiglio di Cardinali avrà luogo nei giorni 23, 24 e 25 aprile prossimi.

Iacopo Scaramuzzi – VaticanInsider

Chiesa cattolica svizzera

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