Dalle tenebre alla luce

«Noi fummo mani tuffate a vuotar le tenebre» Paul Celan

Tempo fa, i ragazzi della Comunità Shalom di Suor Elvira, portavano una t-shirt con la scritta «Dalle tenebre alla luce», che evoca il versetto biblico «Ma voi siete […] il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce» (1Pt 2,9), e indica il cammino a cui non solo quei giovani, che provenivano da storie travagliate, ma ogni cristiano è chiamato a vivere. L’esperienza del credente infatti è quella della scoperta di un Amore che salva e illumina l’esistenza. Non c’è nessuna ombra, solitudine, sofferenza in noi che non può essere raggiunta da questo Amore. La Quaresima è il tempo liturgico per eccellenza che ci accompagna verso la luce, verso il bagliore sconvolgente della Risurrezione di Gesù. Il passaggio dalla morte alla vita di Cristo, rende possibile ogni rinascita. Il Battesimo per ciascuno ne è simbolo fecondo.

Il verso, tratto dalla poesia Fiore di Celan, mi ha fatto pensare al doppio lavorìo a cui per grazia siamo chiamati a cooperare: siamo mani tuffate a vuotar le nostre tenebre in quel cammino di conversione che accompagna tutta la nostra esistenza; siamo mani tuffate a vuotar le tenebre di chi ci sta intorno attraverso il riflesso della Sua Luce che traspare dalle nostre vite tutt’altro che perfette ma desiderose di lasciarsi trasformare

«E noi tutti, a viso scoperto riflettendo come in uno specchio la Gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore» (2 Cor 3,18)

Chiesa cattolica svizzera

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