Flash di vita buona

Due flash di vita buona in questo week end (solo 2, ma potrebbero essere molti di più). Sabato scio con un amico del Gruppo ticinesi sportivi ciechi e ipovedenti. Mi dice una cosa bellissima: «sai che fare sci di fondo ti mette dentro la natura senza la mediazione di scilift, seggiovia, eccetera. Lo sci di fondo mi piace perchè mi fa percepire la natura, sento i suoi rumori». «Grande» (penso) per lui che non vede più da anni, e… una lezione per me: c’è un mondo che cerca altro, oltre la «cortina» del rumore organizzato che pare imperversare. Seconda lezione. Salto sul treno ad Andermatt… sci, bastoni, zaino davanti e zaino dietro. Acchiappo il treno all’ultimo secondo. Mi piazzo in un posto accanto a tre ragazze, avranno 16 anni. Stanno tutte lì, in religioso silenzio a guardare un video. Sapete di cosa? Lo slalom di coppa del mondo. Parte il treno, sempre concentratissime seguono paletto dopo paletto, le prove degli atleti. Sì, questa è la vita. Questa è la positività dell’esistenza, questo è il mondo bello che c’è accanto a noi (molto più presente di quanto si racconti o di quanto noi stessi ci raccontiamo). Impariamo a guardarne le tracce e vivremo meglio. E ce ne sono tante! Ma dobbiamo allenare lo sguardo al bello. Parlare di bellezza è una missione indispensabile oggi. Ci pare superfluo… no, è il pericolo vero è pensare che lo sia: il bello non è mai superfluo, serve a vivere come l’aria che respiriamo e come il pane che mangiamo. Per capirlo, ipotizzate per un secondo di vivere in un mondo senza bellezza…

Chiesa cattolica svizzera

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