Gerusalemme, il patriarca del Libano convoca un summit islamo-cristiano

La decisione dell’attuale Amministrazione Usa di trasferire l’ambasciata statunitense in Israele da Tel Aviv «è uno schiaffo per i palestinesi, per i cristiani d’Oriente, per i musulmani e tutti gli arabi». La mossa del presidente Donald Trump «ha demolito gli sforzi di pace tra Israele, Palestina e Paesi arabi, ha alimentato il fuoco di una nuova intifada e trasformato Gerusalemme, la città della pace, in una città di guerra». Sono queste le parole chiare espresse dal patriarca maronita Béchara Boutros Raï sulle conseguenze del passo controverso compiuto dalla leadership statunitense in merito al riconoscimento di sovranità israeliana sull’intera Città Santa.

 

Il primate della Chiesa maronita le ha pronunciate nel corso dell’omelia, durante la liturgia eucaristica celebrata domenica scorsa presso la sede patriarcale di Bkerkè. Domani, giovedì 14 dicembre – riferiscono all’agenzia Fides fonti libanesi – il patriarca ha convocato sempre a Bkerkè un summit islamo-cristiano al quale prenderanno parte i capi e i rappresentanti delle Chiese e delle comunità cristiane insieme ad alti esponenti delle diverse comunità musulmane presenti in Libano, allo scopo di esprimere una posizione comune sulla questione di Gerusalemme e le nuove tensioni scatenate intorno alla Città Santa dalle disposizioni dell’Amministrazione Trump, che secondo il patriarca Raï contraddicono i criteri di legalità internazionale.

 

Domenica scorsa, in Libano, anche il patriarca di Antiochia dei greco-ortodossi, Yohanna Yazigi, ha fortemente criticato la decisione americana di stabilire la sua ambasciata a Gerusalemme, definendola «una violazione del diritto internazionale» e una grave ingiustizia nei confronti dei palestinesi, destinata ad alimentare conflitti e sabotare tutti i tentativi di pacificazione in atto nella regione.

 

In Libano, nazione che ospita ancora 400mila profughi palestinesi, già da domenica scorsa sono sfociate in scontri con le forze di sicurezza le manifestazioni di protesta convocate davanti all’ambasciata statunitense di Beirut nel distretto di Awkar per protestare contro le decisioni dell’Amministrazione Usa su Gerusalemme.

Chiesa cattolica svizzera

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