Vescovi Irlanda ribadiscono il loro no al referendum sull'aborto

I vescovi irlandesi tornano a ribadire »la sacralità e la dignità di ogni vita umana, dal momento del concepimento alla morte naturale, come valore per tutta la società». È quanto si legge nel comunicato finale diffuso il 4 ottobre al termine della plenaria autunnale a Maynooth della Conferenza episcopale. In primo piano durante i lavori il recente annuncio dato dal Premier Premier Leo Eric Varadkar di promuovere un referendum il prossimo anno per rimuovere l’articolo 40.3.3 della Costituzione aprendo la strada alla legalizzazione dell’aborto nel Paese.

Nel comunicato, ripreso dall’agenzia Sir,  i vescovi ribadiscono quanto già affermato nel corso delle audizioni tenute nell’ambito della «Citizens’ Assembly» e nella loro relazione «Two Lives, One Love» (»Due vite, un amore») diffusa lo scorso dicembre, vale a dire che «la vita umana ha inizio al momento del concepimento; che la vita del bambino non ancora nato è uguale a quella di sua madre; e che il diritto alla vita è il diritto umano fondamentale antecedente a tutti gli altri diritti umani«.

Tra gli altri temi all’ordine del giorno durante l’Assemblea vi sono stati le celebrazioni in Irlanda dell’Ottobre missionario, i preparativi del prossimo Incontro mondiale delle famiglie a Dublino. dal 21 al 26 agosto 2018, la consultazione dei giovani irlandesi organizzata dalla Conferenza episcopale in preparazione al Sinodo dei vescovi del 2018la protezione dei minori, lo stallo dei negoziati in Nord-irlanda, l’impegno della Chiesa irlandese nella lotta contro la piaga dell’alcolismo, sempre più diffusa nel Paese. Durante la sessione i vescovi hanno pregato per le vittime della strage di Las Vegas. (L.Z.)

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