Il card. Parolin e il patriarca Kirill: impegno comune in Ucraina e M.O.

L’incontro ieri pomeriggio tra il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin e il primate ortodosso russo, Kirill nel monastero Danilovsky, sede del Patriarcato di Mosca.

Il saluto personale di Papa Francesco

«Saluta mio fratello Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie«. Questo il messaggio di saluto del Papa che il card. Parolin ha riferito a Kirill, all’inizio del loro incontro. Il Patriarca ha risposto in italiano «Grazie».
Facendo riferimento a quello che Kirill ha definito «un evento eccezionale per la storia delle nostre chiese», cioè la traslazione in Russia, quest’estate, delle reliquie di San Nicola da Bari, il segretario di Stato vaticano ha commentato: «L’ecumenismo della santità è vero, esiste. I santi ci uniscono -ha proseguito Parolin –  perché sono i più vicini a Dio e quindi sono coloro che piùci aiutano a superare le difficoltà delle relazioni del passato dovute a situazioni pregresse e a camminare sempre più speditamente verso l’abbraccio fraterno e la comunione eucaristica».

L’arrivo delle reliquie del Santo, considerato anche dagli ortodossi uno tra i più importanti, è stato il frutto dell’incontro a L’Avana, l’anno scorso, tra Kirill e papa Francesco. E sono stati oltre 2,3 milioni i fedeli che hanno venerato le reliquie di San Nicola di Bari durante l’esposizione in Russia, sia nella capitale, sia a San Pietroburgo: lo ha detto lo stesso patriarca di Mosca, parlando con il cardinale Parolin.

Ucraina: le nostre Chiese siano pacificatrici

Tra i temi affrontati poi nel loro colloquio il conflitto in Ucraina.  »La Chiesa non può giocare nessun altro ruolo se non quello di pacificazione quando le persone sono in conflitto tra di loro», ha detto il patriarca Kirill, facendo riferimento appunto alla difficile situazione nel Paese. «I conflitti non durano per sempre e prima o poi finiscono, ha continuato. Se tutte le forze sociali sono coinvolte nel conflitto, allora chi raccoglierà le pietre?». «Apprezziamo molto – ha poi affermato Kirill – il fatto che anche stavolta abbiamo trovato comprensione reciproca sul ruolo che devono svolgere le nostre chiese in merito alla riconciliazione della popolazione in Ucraina».

La collaborazione in Medioriente

Un altro fronte comune menzionato durante l’incontro di questo pomeriggio è stato il Medioriente.  «La collaborazione tra la Chiesa ortodossa e quella cattolica nell’assistenza umanitaria alle popolazioni che soffrono per i conflitti in Medio Oriente, può essere un importante fattore di unione», ha dichiarato il Patriarca di Mosca, aggiungendo che la cooperazione nel campo umanitario può creare la base per progetti comuni in Medio Oriente. (a cura di Adriana Masotti)

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