USA: appello dei vescovi al senato. Diritto alla vita e alla salute per tutti

Un appello a non dimenticare i soggetti più fragili è stato lanciato dai vescovi statunitensi ai parlamentari che oggi, giovedì, dovranno prendere una decisione definitiva in Senato, in merito al’American Health Care Act (Ahca, disposizione sulla sanità Hr 1628), il disegno di legge che ridefinirà il sistema sanitario.

Dopo l’approvazione del provvedimento da parte della Camera dei rappresentanti, 217 sì contro 213 no, monsignor Frank J. Dewane, vescovo di Venice e presidente della commissione episcopale per la giustizia e lo sviluppo umano, ha invitato il senato a modificarne alcune disposizioni. «Nonostante gli sforzi il disegno di legge — ha sottolineato il presulee — contiene ancora grandi aspetti negativi, in particolare per quanto riguarda le modifiche al «Medicaid» (programma federale sanitario che fornisce aiuti agli individui e alle famiglie con basso reddito), dove si mette a rischio la copertura sanitaria per milioni di persone». Secondo il vescovo «è profondamente deludente che non sia stata ascoltata la voce di chi è colpito dal provvedimento. L’Ahca offre un’importante protezione alla vita e il nostro sistema sanitario ha disperatamente bisogno di queste salvaguardie. Tuttavia — ha aggiunto — le persone vulnerabili non devono essere lasciate nella povertà e nelle situazioni peggiori».

La riforma della sanità voluta dal presidente Trump in sostituzione dell’»Obamacare» prevede l’introduzione di un’assicurazione sanitaria individuale con un bonus del 30 per cento per chi ha una copertura molto scarsa; inoltre, sono previsti altri crediti fiscali e si allargheranno i contributi per la sicurezza sanitaria.

Nei mesi scorsi, monsignor Dewan aveva messo in guardia i politici dal rischio che, malgrado la nuova riforma sia pro life, malati e anziani potrebbero pagare molto di più per la loro salute. Da quando è iniziato il dibattito sull’abrogazione dell’»Affordable Care Act», la legge introdotta dal presidente Obama, i vescovi hanno più volte chiesto al congresso di rispettare i principi morali fondamentali nella riforma sanitaria. Tra questi, l’accesso di tutte le persone a un’assistenza sanitaria di qualità, completa e veramente accessibile; il rispetto della vita; la protezione della libertà di coscienza. Per questo motivo, monsignor Dewane, prima del voto di oggi, ha invitato i membri del senato a insistere sui cambiamenti. «Quando il Senato prenderà in considerazione l’Ahca, dovrà agire decisamente per rimuovere le proposte dannose. La nostra sanità — ha concluso il presule — deve onorare tutte le fasi della vita e la dignità dell’uomo».

(Osservatore Romano)

Chiesa cattolica svizzera

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