Gli auguri dei vescovi francesi a Macron: combattere disoccupazione

Gli auguri a Emanuel Macron sono arrivati dai vescovi francesi, che hanno anche garantito preghiere per accompagnare il neo presidente francese «nella sua impegnativa missione al servizio della Francia in vista del bene comune». Al microfono di Jean-Charles Putzolu, mons. Georges Pontier, arcivescovo di Marsiglia e presidente della Conferenza episcopale di Francia:

R. – Bon, c’est monsieur Macron qui a été élu de manière importante, malgré tout, …
Macron è stato eletto con un voto importante, visti i risultati. Bisogna sicuramente augurargli di riuscire, per il bene del nostro Paese, altrimenti, sarà la catastrofe! Le tensioni, la ricerca del cambiamento, le incertezze sono tali da rendere necessario un successo. Le elezioni legislative non sono poi tanto lontane, da loro uscirà un nuovo Parlamento. Viviamo un momento di grandi incertezze perché è un momento di grandi cambiamenti. E’ necessario ritrovare una certa saggezza e questo è certo! E poi, siamo consapevoli del fatto che non dobbiamo mettere il nostro Paese nella condizione di essere ingovernabile.

D. – Su una scala di valori, se lei dovesse assegnare delle priorità, quale secondo lei è il punto di primaria importanza, oggi?

R. – Chômage, chômage, chômage. Lutter contre le chômage …
La disoccupazione, la disoccupazione, la disoccupazione: lottare contro la disoccupazione, dare lavoro a tutti, perché sicuramente è questo l’aspetto che è più distruttivo per le persone, per le famiglie, per le prospettive, per i progetti, in particolare per quanto riguarda i giovani che non vedono un orizzonte chiaro. E’ qualcosa che distrugge la fiducia che ora è necessario ritrovare, ma la fiducia la si potrà ritrovare attraverso azioni che producano frutti, frutti per tutti ma, soprattutto, per i più deboli.

D. – Emmanuel Macron si impegnerà ora a «unire» i francesi, questo è emerso dal suo discorso di ieri. La Chiesa di Francia si impegnerà a «unire» i cattolici, finora divisi?

R. – Le combat des idées divise souvent, et tandis que l’initiative dans l’action …
La lotta per le idee spesso separa, mentre l’iniziativa nell’azione avvicina, e sicuramente questa è la strada che dobbiamo avere bene in mente. Ma certo non ci meraviglia che i cattolici siano divisi, perché i cattolici sono in ogni strato sociale, in ogni strato culturale e quindi, rispecchiando la società francese, sono divisi anche se ci sono limiti che non possiamo superare se vogliamo rimanere cattolici, e queste sono barriere che nascono dal Vangelo, dal rispetto dell’uomo, dal rispetto della vita, dal rispetto dell’accoglienza, dell’accoglienza dello straniero, dalla giustizia sociale, dalla ricerca della pace. E tutto questo deve iniziare a livello europeo, inizia dal fatto che sia questa Europa a offrire la solidarietà agli altri Paesi. Questo è chiaro.

Chiesa cattolica svizzera

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