I fedeli: la Croce di Gesù è sorgente di speranza per la vita

Grande gioia per i tantissimi fedeli che hanno partecipato all’udienza generale che precede il Triduo Pasquale. Papa Francesco ha invitato i presenti a guardare alla Croce di Gesù come fonte di speranza. Ascoltiamo alcuni commenti raccolti da Marina Tomarro:

R. – Sulla Croce Cristo ha trasformato l’odio in amore, ha trasformato la morte in vita: è la radice della nostra speranza e della nostra gioia.

D. – E nella sua vita quanto l’aiuta a guardare la Croce di Cristo?

R. – Tanto, anche nei momenti più bui guardare la Croce è sempre un motivo di luce, di speranza. Io direi che ho imparato a guardare la Croce da un grande santo, San Josemaria Escrivà, che mi ha ispirato tantissimo nei suoi insegnamenti. E’ da lì che ho imparato a guardare la Croce ed amare Gesù.

R. – Semplicemente vedo la Croce come una sorgente di speranza per la tanta sofferenza che c’è nel mondo, per tanta gente che è malata e anche per noi, quando la vita è più difficile. Per me è una sorgente di speranza, sempre.

D. – La Croce è uno scandalo per chi non ama. Per chi ama, la Croce diventa leggera, gioiosa e porta alla gioia della Risurrezione, ci fa superare gli ostacoli, ci fa guardare in alto e ci fa guardare il Cristo vittorioso. Buona Pasqua!

R. – Si supera tutto con la fede. Ognuno di noi porta con sé speranza, perché c’è il dolore della vita, delle complicazioni della vita. Bisogna ascoltare le parole del Santo Padre che sono ricche di speranza.

D. – Ciao, come ti chiami?

R. – Costanza.

D. – Quanti anni hai?

R. – 12.

D. – Cosa vuol dire la speranza per te?

R. – Per me la speranza vuol dire saper rinunciare a tutte le cose che sono inutili in questo mondo e con Cristo dobbiamo saper trovare la forza in Lui.

D. – Un’altra ragazza: come ti chiami?

R. – Cristina.

D. – Cristina, per te cosa vuol dire la speranza?

R. – Aiutare i compagni in difficoltà, rinunciare alle cose superflue, soprattutto in questo periodo.

D. – Tu sei un seminarista … cosa è la Croce?

R. – La Croce è un segno di benedizione perché ci fa vedere che nel cammino Dio ci accompagna; quando ci sono momenti difficili soltanto Dio alla fine ci può aiutare. Per me capire quei momenti è capire la presenza e la vicinanza di Dio, perciò la Croce mi aiuta.

D. – Siamo nella Settimana Santa, in che modo ti stai preparando alla Pasqua?

R. – Io personalmente davanti a Dio ho visto che nel mio cammino – sto per diventare sacerdote – la migliore maniera di prepararmi è intensificare la preghiera: più incontro con Gesù, cercare quella somiglianza nella sua vita. Ma non soltanto nella Quaresima; per vivere di più questi misteri ho fatto queste cose, ma sempre dobbiamo stare in quella preparazione.

(Da Radio Vaticana)

Chiesa cattolica svizzera

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