Trump firma nuovo decreto su immigrazione, escluso l'Iraq

Il bando bis è stato varato, l’intento è sempre quello: difendere gli Stati Uniti dalla minaccia terroristica, ma con una novità: l’esclusione dell’Iraq dalla lista iniziale che prevedeva sette paesi che ora scendono a sei, Iran, Libia, Somalia, Sudan Siria e Yemen. Il provvedimento entrerà in vigore il 16 marzo e riguarderà chi chiede un nuovo visto. Non molte le differenze con il primo, solo qualche aggiustamento per evitare che le corti federali possano bloccare anche il nuovo. L’Iraq quindi viene premiato per il suo impegno nella lotta allo stato islamico, accanto a questo l’altra differenza con il precedente è che gli arrivi dei rifugiati siriani non saranno congelati a tempo indeterminato ma per 120 giorni. Non sarà inoltre colpito che già ha un visto, la carta verde, chi ha lo status di rifugiato o ha ottenuto l’asilo politico. Restano sulle barricate i democratici per i quali il decreto è «anti-americano» così come i difensori dei diritti umani

(Da Radio Vaticana)

Chiesa cattolica svizzera

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