Violenze a Parigi: «le nostre preghiere per Théo»

La Chiesa cattolica di Saint-Denis si stringe attorno a Théo, il ragazzo aggredito dalla polizia, e risponde alla sua richiesta assicurando preghiere per lui, per la sua famiglia, per il ritorno della pace nel quartiere di Aulnay-sous-Bois. Prende oggi la parola dopo giorni di scontri, il vescovo di Saint-Denis, monsignor Pascal Dellanoy.

«Di fronte a questo atto terribile – dice – sono rimasto particolarmente colpito dalle parole che Théo ha rivolto nel corso della visita del presidente Hollande. Parole in cui il ragazzo invita a non cedere alla violenza e con le quali chiede anche di pregare per lui. Trovo che questo suo appello dimostra una grande maturità nonostante questo giovane soffra terribilmente nella carne. Tutti i cristiani pregheranno per lui, per la sua famiglia, e perché la fraternità possa emergere sulla violenza». Perché ciò avvenga – evidenzia il vescovo – «dipende da un lavoro di fondo da fare. Oggi c’è una sfiducia reciproca tra i giovani delle banlieue e le forze di polizia. È evidente che in un contesto simile appena succede qualcosa, la tensione scoppia molto velocemente e si trasforma in violenza. Bisogna pertanto fare tutto un lavoro che permetta di ricostruire un legame di fiducia tra i giovani e la polizia. Ed è un lavoro che deve essere fatto, a mio avviso, incoraggiando dinamiche di prossimità».

Chiesa cattolica svizzera

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