È prevista per l'autunno la pubblicazione del Nuovo Messale.
Chiesa

Via libera di papa Francesco alla nuova traduzione del Messale

Nei giorni scorsi, durante la prima giornata di lavori dell’Assemblea generale della CEI, il cardinale presidente Gualtiero Bassetti ha annunciato ai vescovi che Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione della terza edizione in italiano del Messale Romano di Paolo VI, nel quale è anche contenuta una nuova traduzione del «Padre Nostro». La preghiera più famosa del mondo, le parole di Gesù stesso (in risposta alla sollecitazione degli Apostoli «Signore, insegnaci a pregare»), la formula che compendia il discorso tra Dio e l’uomo di ogni tempo viene messa nelle mani dei cristiani con una formula più consona al linguaggio contemporaneo: non più «non ci indurre in tentazione» ma «non abbandonarci alla tentazione». Il Papa, dal canto suo, è tornato più volte sull’adeguatezza di questa nuova formulazione.

Era il novembre del 2018 quando l’Assemblea della Conferenza Episcopale Italiana, alla quale la nostra Diocesi di Lugano si riferisce per i testi liturgici di lingua italiana, accoglieva la nuova versione che, prima di essere definita «ufficiale», necessitava però di essere approvata dalla Santa Sede. Ora il testo italiano è passato al vaglio della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti per la necessaria confirmatio e ha ricevuto la definitiva conferma da Papa Francesco. Anche se è ancora prematuro sapere quando cambieranno alcune formule con cui viene celebrata l’Eucaristia nella nostra lingua (probabilmente saranno necessari alcuni mesi prima che il «rinnovato» libro liturgico entri in vigore), quando il messale sarà pronto potrà essere utilizzato anche nella Svizzera italiana. Ne aveva a suo tempo parlato il vicario generale don Nicola Zanini.

(red)

È prevista per l'autunno la pubblicazione del Nuovo Messale.
24 Maggio 2019 | 12:16
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