Ticino e Grigionitaliano

Da Vernate un aiuto ai terremotati / GdP

«Non basta commuoversi per le pene altrui, né il solo desiderio di essere solidali. Occorre agire concretamente per il bene degli altri»: sono parole in assoluto condivisibili quelle espresse da Giovanni Cossi, sindaco di Vernate, a commento di un’iniziativa che ha visto coinvolto il suo Comune con altre istituzioni ed enti. Lunedi 13 marzo una delegazione di Vernate è infatti partita dal Ticino alla volta di Camerino, Comune delle Marche duramente provato dal terremoto. La stessa era guidata proprio da Cossi ed era completata dai municipali Mauro Tona e Andrea Russi e da una rappresentanza delle parrocchie di Vernate, Neggio, Cimo e Iseo, condotte da don Davide Droghini, il parroco di Vernate.

Il folto drappello ha consegnato al Comune di Camerino e al parroco circa 43 metri cubi di materiale per le scuole, vestiti per i bambini e giochi. In un colloquio fra i due sindaci è emerso in modo pieno il significato di questa operazione. In un passaggio del suo intervento il sindaco di Vernate ha sottolineato con forza e senza mezzi termini che «la nostra comunità vuol costruire ponti e non erigere muri». Commosso l’omologo di Camerino Gianluca Pasqui, che ha esternato il suo apprezzamento e il suo riconoscimento.

Il tutto è nato da un’idea di don Davide Droghini, subito accolta da Cossi che ha coinvolto il Municipio. «Una manifestazione ricca di significati – spiega il sindaco – in un’epoca in cui fra i poteri è molto di più ciò divide da ciò che unisce. Un progetto, diventato realtà, che evidenzia che l’incontro di persone di buona volontà, che non hanno preconcetti, può portare a risultati concreti. Si è trattato di una collaborazione fra le forze migliori che mirano alla ricerca del bene comune senza distinguo e senza se e senza ma».

Ricordiamo che Camerino è una città di 7.000 abitanti e di 9.000 studenti. Dopo il terremoto 1.600 persone sono ancora sistemate sulla costa, mentre 2.500 hanno trovato sistemazione in modo autonomo. Mancano a tutt’oggi 1.800 alloggi. Circa 2’500 sono le abitazioni danneggiate e per le quali si sta valutando la ristrutturazione o l’abbattimento.

(GdP)

21 Marzo 2017 | 07:30
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