Diocesi

Veglia per i giovani ticinesi proposta dalla Comunità Shalom di Bioggio

Proprio nel prossimo mese di ottobre, il mese in cui si celebrerà il Sinodo dei Vescovi sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale», la comunità Shalom con sede a Bioggio invita il 20 ottobre tutti i giovani della Diocesi a partecipare ad una veglia: celebrazione dell’Eucaristia, un momento Talk in contatto con il resto del mondo, un momento di adorazione e un concerto finale. La sede dell’evento, intitolato «C’è un cuore che batte ovunque», sarà la Parrocchia Santa Teresa di Lisieux a Viganello, a partire dalle 20.30.

La Comunità che è nata in mezzo ai giovani si è sentita interpellata, in seguito al Sinodo che la Chiesa vivrà per l’evangelizzazione dei giovani in ottobre, a proporre un momento forte di unità con tutta la Chiesa universale a partire dalle sensibilità e desideri di questa Chiesa
locale.

«Affinché la grazia di Dio che ci coinvolge in questo tempo non sia vana, non vogliamo aspettare troppo – dichiarano i membri della Comunità – fermi magari nei nostri limiti e nelle nostre insicurezze, ma vogliamo invece preparare il terreno per ricevere i frutti di questo tempo. Siamo anche consapevoli che non sarà soltanto un evento la soluzione e la risposta a tante domande che se sollevano in questo nuovo tempo, però vogliamo per mezzo di questo semplice atto, dimostrare la nostra disponibilità a fare parte di questo nuovo tempo, convinti di aver ricevuto tanto da parte di Dio; per questo, non possiamo fare altro che dare. Vogliamo essere germoglio di speranza!

«Siamo convinti che il cuore dei giovani è lo stesso ovunque e che tutti aspirano alla vera felicità, che è Gesù Cristo e che essi vogliano essere protagonisti della loro storia e anche della Storia della Chiesa. Permettere ai giovani di essere protagonisti dell’evangelizzazione di altri giovani significa soddisfare il giusto desiderio che arde nel loro cuore, perché quando i giovani ricevono l’impulso di un’autentica esperienza con la persona di Gesù Cristo reclamano, anche se in silenzio, la responsabilità spirituale, creativa, riflessiva ed esecutiva nei processi di evangelizzazione di altri giovani. Papa Francesco ha affermato che lo strumento migliore per evangelizzare un giovane è un altro giovane. Un giovane protagonista può mostrare attraverso la sua vita e la sua parola a chi attende di essere evangelizzato che vivere il Vangelo per un giovane non soltanto è possibile, ma è la vera fonte di una vita piena, di una gioventù piena«.

(red)

29 Settembre 2018 | 10:00
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