Chiesa

USA: Le ragioni di chi va e di chi resta

Alla riconquista dei giovani adulti che hanno lasciato, o stanno lasciando, la Chiesa. È una sfida che da tempo impegna le parrocchie degli Stati Uniti e che ora assume rinnovata attualità dopo che i vescovi della conferenza episcopale sono stati invitati a rispondere a un questionario proprio sui giovani adulti in vista del sinodo del 2018 incentrato sul tema «Young People, the Faith and Vocation Discernment».

Il questionario, spiega il «National Catholic Reporter» in un articolo di Nicole Sotelo del 2 marzo, esorta i presuli non solo a rivolgere l’attenzione ai giovani che partecipano alla vita della Chiesa, ma anche e soprattutto a quelli che ora se ne sono allontanati.

Si rileva in particolare che tra i cattolici statunitensi che «si sono chiamati fuori», circa l’80 per cento ha preso questa decisione prima dei 24 anni, stando alle stime fornite dal Pew Research Center che, in merito, ha condotto un approfondito studio. Ai cattolici che hanno lasciato la Chiesa è stato chiesto il perché di tale scelta. Tra le diverse spiegazioni spicca quella che riguarda gli insegnamenti della Chiesa in tema di sessualità: il cinquantasei per cento si è dichiarato insoddisfatto delle istruzioni relative all’aborto e all’omosessualità. Mentre il quarantotto per cento degli intervistati si è detto in disaccordo con gli insegnamenti sul controllo delle nascite.

Lo studio condotto dal Pew Research Center rivela poi che i giovani si stanno allontanando dalla Chiesa anche a causa del modo in cui essa tratta le donne. E pure tra i cattolici praticanti, evidenzia il «National Catholic Reporter», una larga maggioranza auspica che alle donne sia riservato un trattamento molto più rispettoso della loro dignità e del loro ruolo. È poi interessante rilevare che tra i cattolici non più praticanti, solo l’otto per cento ha puntato il dito contro «l’eccessivo allontanamento» della Chiesa dai riti tradizionali, come per esempio la messa in latino. Si potrebbe pensare, osserva Nicole Sotelo, autrice del libro Women Healing from Abuse: Meditations for Finding Peace (2006), che coloro che non sono più praticanti non siano dei «veri credenti». Al contrario, si sottolinea nell’articolo, si registra lo stesso alto livello di partecipazione alla vita della Chiesa, quando erano bambini e ragazzi, sia da parte di coloro che da essa si sono successivamente allontanati, sia da parte di chi continua a farne parte.

(Osservatore Romano)

15 Marzo 2017 | 11:59
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sinodo2018 (100), usa (70)
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