Ticino e Grigionitaliano

A Lugano un convegno ecumenico internazionale: «Alle radici della comunità cristiana»

Si terrà sabato 21 novembre il Convegno internazionale organizzato da diverse realtà della Svizzera Italiana che punta a riflettere sul ruolo della Chiesa di Gesù Cristo nel tempo attuale. «Alle radici della comunità cristiana. Per una pastorale ecclesiale che guardi al futuro», questo il titolo della giornata che si svolgerà solamente in modalità on line e che vedrà la partecipazione di relatrici e relatori svizzeri e italiani.

«La Chiesa nelle sue diverse articolazioni confessionali – ci spiega il prof. Ernesto Borghi, coordinatore del comitato organizzativo dell’incontro – vive, più che mai, un’epoca di luci ed ombre, in cui fondamentalismi, dottrinalismi e moralismi rivolti al passato sono a confronto con comportamenti di taglio esistenzialmente evangelico, che suscitano attenzione positiva in tante persone di varia estrazione culturale e religiosa. Chiedersi che cosa sia davvero prioritario per un’azione pastorale sempre più fedele alle radici del Vangelo di Gesù Cristo e risulti credibile oggi appare un’esigenza sempre più urgente. Papa Francesco è certamente un grande aiuto per dare risposte significative a questo interrogativo: da Evangelii gaudiumFratelli tutti passando per Laudato si’ e Amoris laetitia, il vescovo di Roma attuale è una delle voci più autorevoli nell’offrire stimoli assai ragguardevoli per guardare al futuro vivendo una fede che si costruisca attraverso gesti d’amore concreti verso chiunque». Il convegno, che è ecumenico, chiarisce il prof. Borghi, «desidera offrire riflessioni e piste progettuali in proposito per guardare al futuro in modo concreto e realistico a partire dai tre ambiti fondamentali della pastorale ecclesiale: annuncio della fede/catechesi; celebrazione della fede/liturgia – pratica della fede/carità-solidarietà. Le istituzioni organizzatrici – l’Associazione Biblica della Svizzera Italiana, la Rivista «Dialoghi» insieme alla Facoltà di Teologia di Lugano, al Coordinamento della Formazione Biblica e all’UIRS/servizio catechesi della Diocesi di Lugano, alla Chiesa Evangelica Riformata nel Ticino (CERT) e alla Comunità di Lavoro delle Chiese Cristiane nel Ticino – si sono unite proprio per offrire un contributo articolato e interattivo rivolto a tutti.
Ecco che cosa si preparano a proporre tre tra i numerosi esperti che prenderanno la parola al convegno.

Annunciare la fede nel tempo attuale

«Cercheremo di dare una lettura attuale della Parola di Dio, offrendo alcune chiavi per interpretarla nel contesto attuale, cercando di pensare insieme nuove modalità di catechesi e di annuncio», ci spiega don Emanuele Di Marco, docente di teologia pastorale e catechetica alla Facoltà di Teologia di Lugano, che nella giornata del 21 novembre parlerà, insieme alla pastora e teologa battista Lidia Maggi, de «L’annuncio della fede». «Nella pastorale delle nostre comunità diventa sempre più importante evitare di sostenere il proprio punto di vista, giustificandolo a discapito delle altre comunità. Bisogna invece cercare di creare un profilo di stima e di amore verso i fratelli della fede anche se vivono in una comunità diversa. La Chiesa certamente non ha perso di attualità, ma il contesto attuale ci fa vivere molti altri annunci che appaiono anche più affascinanti. La nostra sfida è dunque quella di far emergere l’annuncio di Gesù come una proposta di vita concreta».

Necessario un nuovo sguardo di fede

La prof.ssa Gaia De Vecchi, docente di teologia morale e di introduzione alla teologia all’ISSR e all’Università Cattolica di Milano, rifletterà invece sulla diaconia della fede, ovvero «sul servizio che siamo chiamati a dare in questo momento, in cui ci è richiesto un nuovo sguardo di fede sul reale, fatto anche di nuove povertà, di solitudini, di cammini individuali e comunitari. Spesso in passato abbiamo considerato in maniera separata il momento della solidarietà e della carità da quello della catechesi. Il nostro essere cristiani deve invece essere come un valzer a tre tempi: la celebrazione, la catechesi e la solidarietà. Se perdiamo uno di questi passi rischiamo di muoverci in modo goffo».

Verso un ecumenismo di parrocchia

Ospite della parte conclusiva della giornata sarà il pastore evangelico ed esperto di religioni abramitiche Giuseppe La Torre (CERT) che, insieme a don Rolando Leo, proporrà delle riflessioni su linee prioritarie per la pastorale ecclesiale del Canton Ticino. «È tempo che le Chiese abbiano anche un ecumenismo di parrocchia – ci spiega il pastore -, in cui le comunità cristiane lavorino insieme per il bene della società. Dobbiamo iniziare a camminare verso un tipo di pastorale non settorializzato dal punto di vista cristiano e che pratichi sempre più incontri comuni di fraternità». Perché la Chiesa sia davvero una reale dimensione aperta, è dunque «necessaria una realtà ecumenica più incisiva nella società e nella testimonianza cristiana. Dobbiamo essere consapevoli che la cultura di oggi, di cui siamo gli artefici, è sempre più pluriculturale e plurireligiosa, oltre ad essere multietnica; dobbiamo quindi passare da una attenzione ecumenica a una attenzione interreligiosa, lavorando per arrivare a una giustizia sociale reale». È chiaro dunque che «le comunità di oggi devono rispettare le differenze religiose e devono investire energie per educare al rispetto l’uno per l’altro, in una logica di collaborazione dialogica effettiva».

Si ricorda che la partecipazione al convegno potrà avvenire solamente in modalità online tramite la piattaforma ZOOM e il canale Youtube «Associazione Biblica della Svizzera Italiana». Per il programma della giornata si veda l’allegato qui sotto. Chi volesse iscriversi, è pregato di inviare entro il 17 novembre, una mail a info@teologialugano.ch in cui indicare le proprie coordinate (nome e cognome, indirizzo postale cartaceo e indirizzo elettronico).

16 Novembre 2020 | 14:36
Tempo di lettura: ca. 3 min.
absi (46), convegno (38), Ecumenismo (173), ftl (80)
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