Ungheria: figura della resistenza al comunismo, il card. Mindszenty sarà presto beatificato

Il 13 febbraio scorso Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche del cardinale ungherese  Joszef Mindszenty (1892-1975). L’arcivescovo di Esztergom-Budapest è una figura celebre della resistenza al comunismo.

Joszef Mindszenty fu una delle personalità più attive nella lotta contro i totalitarismi nel XX secolo nell’Europa centrale, sia del fascismo che poi del comunismo. A quei tempi giovane prete, era già stato arrestato una volta nel 1919 dal regime della Repubblica d’Ungheria, cui si opponeva strenuamente. Nominato vescovo nel 1944, ecco che sarà nuovamente imprigionato dal regime fascista ungherese per poi essere liberato nell’aprile del 1945.

Nominato nello stesso anno arcivescovo d’Ezstergom-Budapest, sarà poi creato cardinale da Papa Pio XII nell’anno successivo. «Voglio essere – avrà modo di dichiarare – un buon pastore, un pastore pronto a donare la vita per le sue pecore». 

Torturato e condannato a vita 
Ma il regime comunista è tutt’altro che tranquillo nei suoi confronti: nel Natale del 1948, è arrestato per tradimento, cospirazione e mancato rispetto delle leggi statali, probabilmente per l’organizzazione di pellegrinaggi frequentatissimi nei santuari del Paese. Per ben 39 giorni è torturato aspramente dal regime; dopodiché è condannato alla prigione a vita. A nulla servirà il tentativo di Pio XII di scomunicare chiunque sia coinvolto nel suo imprigionamento.

Liberato al momento dell’insurrezione del 1956, partecipa alla lotta contro il regima staliniano e apporta il suo contributo al riformatore Imre Nagy. Al momento dell’intervento delle truppe sovietiche, deve rifugiarsi nell’ambasciata americana a Budapest, che non lascerà per 15 anni, ospitato a titolo d’asilo politico. Questo periodo doloro ha segnato profondamente la Chiesa d’Ungheria e resta simbolo della lotta portata avanti dalla «Chiesa del silenzio» nei Paesi comunisti. 

La gioia dei cattolici di Ungheria
L’annuncio di un nuovo passo verso la sua beatificazione è stata accolta con una grande emozione in Ungheria, riporta VaticanNews. L’attuale arcivescovo d’Esztergom-Budapest, il cardinale Peter Erdö, ha spiegato in un comunicato pubblicato il 13 febbraio 2019 che il suo predecessore porterà d’ora in poi il titolo di venerabile.

Cath.ch/red

18 Febbraio 2019 | 05:50
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