Una poesia di Sergio Somazzi per la festa della mamma
Una mamma
Laddove sei tu
non è New York
non è Las Vegas
laddove sei tu
non esistono telefoni tecnologia
non posso risentire la tua voce
rivedere il tuo tenero sorriso.
Stridono le risa degli altri
per me che di sorridere non mi riesce più.
Te ne sei andata
piano piano
lasciandomi un vuoto dentro
lasciandomi tanta malinconia.
Perché tanta tristezza
perché non saperti al caldo
non al freddo
riviverti solo attraverso delle fotografie?
di te un’urna contesa
di te cenere d’oro.
Ma per me sarai sempre
la mia amatissima mamma.
E un giorno non so quando né dove
io so che ti raggiungerò
ti abbraccerò ti prenderò la mano.
Per dimenticare il gelo che ho sentito
baciandoti la fronte quando il tuo corpo
morente mi disse addio.
Ti dirò ti amo.
Sergio Somazzi, 26.5.2019, Breganzona