Svizzera

Un sinodo di crisi per la Chiesa evangelica riformata

«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi»: con la citazione del versetto biblico tratto dal Vangelo di Giovanni (8,32) la vicepresidente del Consiglio della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERS), Esther Gaillard, ha aperto ieri, nel «Kursaal» di Berna, i lavori del primo Sinodo della «nuova» chiesa nazionale. La neonata CERS – già Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES) nei 100 anni precedenti – da due mesi si trova nella tormenta per via delle doppie dimissioni di un membro del Consiglio, la pastora Sabine Brändlin – che ha rimesso il suo incarico il 24 aprile -, e del presidente del Consiglio, il pastore Gottfried Locher – arrivate queste ultime senza appello il 27 maggio. Quel che si è svolto ieri a Berna, in rigorosa modalità «coronavirus» con il dovuto distanziamento sociale, è stato un «Sinodo di crisi» in tempo di crisi, come ha affermato il suo presidente, il neocastellano Pierre de Salis.

Nelle scorse settimane la scarsa trasparenza nella comunicazione da parte del Consiglio della CERS aveva suscitato, da parte delle chiese cantonali, reazioni di irritazione e malumore, oltre che una ridda di sospetti e congetture.
All’origine della crisi la denuncia, da parte di una ex-dipendente, indirizzata diversi mesi fa al Consiglio della CERS, di presunte molestie da parte di Gottfried Locher – il quale all’epoca dei fatti era presidente della FCES. La denuncia è aggravata dal presunto abuso di potere in situazione lavorativa. Se le dimissioni del presidente del 27 maggio scorso – di fronte alle poche informazioni disponibili – erano «annunciate», fino a ieri non erano chiare le motivazioni delle dimissioni di Sabine Brändlin. Ieri, finalmente, è emersa l’imbarazzante verità. A rivelare al Sinodo i contorni della vicenda è stato il giurista Ulrich Knoepfel, membro del Consiglio della CERS: fino a ottobre del 2019 Brändlin e Locher erano legati da una relazione sentimentale. Quando, qualche mese fa, è giunto in Consiglio la denuncia della ex-dipendente contro Locher per fatti risalenti al 2012 e 2013, Brändlin – che nel Consiglio insieme a Esther Gaillard era deputata a seguire le questioni relative al «superamento dei limiti e abuso sessuale» – si è trovata nella posizione di dover indagare sul suo ex-amante. Una situazione insostenibile e un conflitto di ordine morale, prima ancora che di interessi.

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Sul tema anche: https://www.catt.ch/newsi/svizzera-si-e-dimesso-gottfried-locher-presidente-della-chiesa-evangelica-riformata/

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16 Giugno 2020 | 21:58
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