Il tempo come presenza/catt.ch/gdp

Il biglietto scritto da Benedetto XVI al quotidiano milanese Corriere della Sera è sorprendente. Il Papa emerito scrive: «Nel lento scemare delle forze fisiche, interiormente sono in pellegrinaggio verso Casa». Questo è il vero atteggiamento interiore del cristiano, che offre, se vissuto nella Verità, la serena tranquillità del vivere. Questo è anche il tempo di Quaresima, emblema del tempo vissuto come «Presenza».

Il «tempo si fa breve», ammoniva San Paolo. Quando una persona percepisce questa brevità del tempo, allora seleziona ciò che è il meglio di sé e lo determina all’azione. Nell’incombenza dell’ora non si trastulla, incosciente e vuoto, nell’effimero, ma come scriveva il grande Manzoni del cardinale Federigo Borromeo, diventa persuaso «… che la vita non è già destinata ad essere un peso per molti e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto», dal momento che «la vita è il paragone delle parole». La percezione che il tempo si fa breve fa scattare l’impegno etico di vivere bene gli istanti che abbiamo a disposizione.

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15 Febbraio 2018 | 12:30
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