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Suor Gabriella Borgarino e il Sacro Cuore di Gesù

«Un’anima privilegiata dal Sacro Cuore di Gesù»: è il titolo di una pubblicazione su Suor Gabriella Borgarino redatta da Marco Tonacini-Tami, già Responsabile e coordinatore del «Gruppo di Preghiera» Suor. Gabriella Borgarino, che vuole anche essere uno stimolo alla riflessione e alla preghiera in un mondo in cui si è sempre di corsa e in cui si privilegiano le decisioni affrettate perché sembrano espressioni di una sicurezza che, in realtà, è fragilità.

Teresa Gabriella Borgarino, religiosa Figlia della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli (1880-1949), sin dal periodo in cui si trovava a Lugano, nella chiesina della «Madonnetta» (1906-1919) fu, pare, favorita da una particolare esperienza mistica da parte del Sacro Cuore di Gesù. Il ricordo di questa pia e umile religiosa rimane tuttora vivo – più che da questi singolari favori – per la sua vita semplice e umile, tutta dedicata al servizio del prossimo, con particolare attenzione agli ammalati, alle persone anziane, ai poveri ai «piccoli»: gli «ultimi» del Vangelo, i prediletti da Gesù.

Confidando totalmente nella divina Provvidenza del Cuore di Gesù, la sua missione è stata quella di condurre le anime a Lui, attraverso la «piccola via della carità», praticando il Comandamento dell’amore verso il prossimo. Visse una vita di preghiera, totalmente immersa nel mistero eucaristico. Soleva dire: «Lì (nel Tabernacolo) c’è Dio, lì c’è tutto…Là Egli esercita la stessa vita che conduceva sulla terra». In altre parole, Gesù «istruisce, consola» (dai suoi scritti). Il segreto della sua vita santa sta nell’intima unione con Gesù eucaristico; dal Tabernacolo Suor Gabriella Borgarino attingeva luce e forza per la sua santificazione personale e per poter svolgere la sua missione per il bene delle anime: quante anime hanno ricevuto da lei una parola buona, un incoraggiamento, un aiuto spirituale. Non dobbiamo andare cercare altrove le ragioni che l’hanno spinta a scalare le vette dell’ascesi cristiana: il segreto della sua, diciamo così, «santità»( tra le virgolette perché ancora l’autorità suprema della Chiesa non l’ha dichiarata ufficialmente tale) sta qui.

Suor Gabriella Borgarino si è elevata a Dio nella pratica costante delle virtù cristiane e nell’esercizio della carità vissuta e praticata nella quotidianità del suo operare, nell’umiltà, nell’obbedienza ai suoi Superiori e ai Pastori della Chiesa. Con l’esempio e la testimonianza della sua vita di fede, di preghiera e di sacrificio e con la capacità di trasmettere un’illimitata fiducia nella divina Provvidenza del Cuore di Gesù, ben si può affermare che ella è stata partecipe della missione evangelizzatrice della Chiesa diffondendo una quantità di foglietti (fotocopiati) con la giaculatoria: «Provvidenza Divina del Cuore di Gesù, provvedeteci!». Questa pia invocazione si ricollega ad un’esperienza mistica avuta verso al fine del 1936 (nella cappella della Casa delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’ Paoli di Luserna (Torino). Questa attività di diffusione è motivata dalla glorificazione di Dio e dall’ansia di salvezza per tutti. Un’opera di evangelizzazione (o, di ri- evangelizazione), quella di Suor Gabriella Borgarino, che ci porta ad esclamare col salmista: «Solo in Dio riposa l’anima mia»…». Ma si potrebbe anche affermare con San Paolo che «Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole…perché nessuno uomo possa gloriarsi davanti a Lui» (cfr. 1, Cor. 1, 27,30). «Gesù mi disse: «Ho il cuore tanto pieno di grazie da dare alle mie creature; che è come un torrente che straripa, fa di tutto per far conoscere ed apprezzare la mia Provvidenza Divina, il mio Divin Braccio non si è accorciato» …» (dai suoi scritti, 2 aprile 1946)

Da qui un invito a vivere e tradurre il messaggio che, nella sua semplicità estrema Suor Gabriella Borgarino ci presenta. Un modo, insomma, d’essere persone che sappiano vivere con coerenza il proprio battesimo e la propria appartenenza alla Chiesa, con gioia e impegno dentro la vita di tutti i giorni nell’essenzialità delle «piccole» e umili «cose», apparentemente insignificanti, ma che sanno far più bella, più serena e più piena la nostra vita… In altre parole: accogliere l’Amore di Dio, aver totale fiducia nella Sua Divina Provvidenza che tutto vede e che a tutto provvede.

3 Giugno 2019 | 12:30
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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