Papa e Vaticano

Solennità dell' Immacolata: la giornata del Papa

*** Solennità dell’Immaocolata. L’Angelus di Papa Francesco
– «Ogni sì a Dio origina storie di salvezza per noi e per gli altri. (…) Con generosità e fiducia, come Maria, diciamo oggi, ciascuno di noi, questo sì personale a Dio»Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Le letture dell’odierna Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria presentano due passaggi cruciali nella storia dei rapporti tra l’uomo e Dio: potremmo dire che ci conducono alle origini del bene e del male.
Il Libro della Genesi ci mostra il no delle origini, quando l’uomo ha preferito guardare a sé piuttosto che al suo Creatore, ha voluto fare di testa propria, ha scelto di bastare a sé stesso.
Ma, così facendo, uscendo dalla comunione con Dio, ha smarrito proprio sé stesso e ha cominciato ad avere paura, a nascondersi e ad accusare chi gli stava vicino (cfr Gen 3,10.12). Questo fa il peccato.
Ma il Signore non lascia l’uomo in balia del suo male; subito lo cerca e gli rivolge una domanda piena di apprensione: «Dove sei?» (v. 9). È la domanda di un padre o di una madre che cerca il figlio smarrito: «Dove sei? In che situazione sei andato a finire?». E questo Dio lo fa con tanta pazienza, fino a colmare la distanza creatasi alle origini.
È il secondo passaggio cruciale, narrato oggi nel Vangelo, quando Dio viene ad abitare tra noi, si fa uomo come noi. E questo è stato possibile per mezzo di un grande sì, quello di Maria al momento dell’Annunciazione. Per questo sì Gesù ha cominciato il suo cammino sulle strade dell’umanità; lo ha cominciato in Maria, trascorrendo i primi mesi di vita nel grembo della mamma: non è apparso già adulto e forte, ma ha seguito tutto il percorso di un essere umano. Si è fatto in tutto uguale a noi, eccetto una cosa: il peccato. Per questo ha scelto Maria, l’unica creatura senza peccato, immacolata.

*** I saluti dopo l’Angelus. Papa Francesco ricorda le popolazioni colpite dal terremoto nell’isola di Sumatra, in Indonesia
Cari fratelli e sorelle,
ieri un forte terremoto ha colpito l’isola di Sumatra, in Indonesia. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e per i loro familiari, per i feriti e per quanti hanno perso la casa. Il Signore dia forza alla popolazione e sostenga l’opera di soccorso.
Saluto con affetto tutti voi, pellegrini presenti oggi, specialmente le famiglie e i gruppi parrocchiali. Saluto i fedeli di Rocca di Papa con la fiaccola natalizia, il gruppo «Progetto Rebecca» che si occupa dei bambini bisognosi, e i fedeli di Biella.
In questa festa di Maria Immacolata l’Azione Cattolica Italiana vive il rinnovo dell’adesione. Rivolgo un pensiero speciale a tutte le sue associazioni diocesane e parrocchiali. La Vergine benedica l’Azione Cattolica e la renda sempre più scuola di santità e di generoso servizio alla Chiesa e al mondo.Oggi pomeriggio mi recherò in Piazza di Spagna per rinnovare il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo gesto, che esprime la devozione filiale alla nostra Madre celeste.
A tutti auguro buona festa e buon cammino di Avvento con la guida della Vergine Maria. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

*** Atto di venerazione dell’Immacolata a Piazza di Spagna e visita alla «Salus Populi Romani» nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Preghiera del Santo Padre
Alle ore 16 di oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Francesco si è recato a Piazza di Spagna per il tradizionale Atto di venerazione all’Immacolata. Prima di rientrare in Vaticano, il Papa si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, soffermandosi in preghiera davanti all’immagine della Salus Populi Romani.
 
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– «Impariamo dalla Vergine Maria ad avere un cuore umile e capace di accogliere i doni di Dio.»
(Sismografo)
8 Dicembre 2016 | 21:04
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Immacolata (23), Maria (55), PapaFrancesco (1458)
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