Siria, un francescano: «La situazione migliora ma cadono ancora razzi su giovani e bambini»

«La situazione oggi appare leggermente migliorata, se non altro perché non si registra l’intensità dei combattimenti che avevamo visto fino a qualche giorno fa. Nonostante ciò, nella sola giornata di ieri abbiamo contato almeno tredici razzi, tutti lanciati in orari di uscita delle scuole con il chiaro tentativo di colpire giovani e bambini». È quanto riferisce al Sir, padre Bahjat Elia Karakach francescano della Custodia di Terra Santa, circa la situazione a Damasco e gli scontri nel vicino distretto siriano di Ghouta, enclave nelle mani dei jihadisti.

Queste azioni «sistematiche e insistenti, acuiscono nella comunità cristiana un senso di abbandono e di frustrazione. I fedeli si sentono abbandonati perché nessuno, nemmeno i media cristiani, racconta quanto avviene in questa zona di Damasco. Come comunità cristiana, non possiamo fare altro che pregare e portare il nostro aiuto concreto a quante più persone possibile, senza fare differenza di etnia o di fede, seguendo gli inviti costanti di Papa Francesco, l’unico leader al mondo a chiedere pace per la Siria».

VaticanInsider

5 Marzo 2018 | 13:00
Tempo di lettura: ca. 1 min.
DirittiUmani (14), siria (231)
Condividere questo articolo!