Sul treno per Roma il 3 ottobre: padre Alois di Taizé, mons. Alain de Raemy, Mauro Lepori e Pierre Pistoletti, caporedattore di cath.ch. Si sono ritrovati assieme per raggiungere il Sinodo.
Sinodo

Sinodo. Diario di bordo di mons. Alain De Raemy

Mons. Alain De Raemy è stato eletto dalla Conferenza dei Vescovi svizzeri per partecipare al Sinodo in corso a Roma. Ogni giorno ha redatto un «diario di bordo», che vi riportiamo:


5 ottobre 2018

Nella sessione plenaria (composta da 267 Vescovi) ciascun intervento non ha che diritto a 4 minuti. Passi oltre il limite di tempo? Il microfono viene bloccato. Il primo oratore ne ha fatta la triste esperienza!

Altra disciplina imposta: dopo 5 interventi, tre minuti di silenzio «per digerire». E cosa mostrano allora gli schermi? Un paesaggio delle Prealpi! Un soffio d’aria fresca, ma troppo virtuale per fare il suo effetto…

E quello che è successo a un Vescovo filippino è a dir poco sorprendente, come ci ha raccontato nei suoi 4 minuti a disposizione. Dopo aver firmato una t-shirt, il giovane proprietario si è ripresentato per dirgli che, in un anno, non l’ha mai lavata. La ragione? Questo ragazzo orfano se la tiene tutte le sere nel letto sotto la testa per ricordarsi che ha un Padre e una famiglia nella Chiesa, sua Madre. Vi lascio immaginare l’emozione del Cardinale.

 


4 ottobre 2018

Il mio posto al Sinodo? IH3. Detto altrimenti: settore I, fila H, sedia 3! E allora? Se conoscete l’IHS dei Gesuiti: Iesus Hominum Salvator, e se sapete che questo si traduce con «Gesù Salvatore degli Uomini», il collegamento è presto fatto. IH3 diviene IHS. Ho il posto migliore! Un posto nel nome di Gesù che salva! In un Sinodo in cui il Papa è Gesuita. Allora, mi chiedo, come potrei davvero impegnarmi a tradurre la vita di Gesù nella mia lingua e in quella dei giovani? Salvatore degli uomini. Sì, IH3 è il posto che mi è stato affidato e niente deve cambiare!


3 ottobre 2018 (primo giorno del Sinodo)

Primi contatti, o quando la provvidenza e la preghiera si mescolano…

Dopo un viaggio movimentato in treni, in cui la locomotiva svizzera è andata in panne, facendomi però la sorpresa di farmi incontrare l’Abate generale di Taizé Padre Aloys e il Generale dei cistercensi, ho instaurato i miei primi contatti durante la Messa d’apertura. Tantissime le nazioni e i luoghi rappresentati: Edimburgo, Lussemburgo, Poznan, Giamaica, Martinica, Ancara (dove regna attualmente una paura diffusa), Paraguay (il cui Vescovo è originario dei Paesi nordici), Santiago del Cile (un territorio diocesano in cui sono accertati 14 casi di pedofilia e 114’000 nella società civile, evidentemente  composta anche da battezzati….), e un vescovo-medico esperto in bioetica e invitato a questo titolo al Sinodo. Rimane da segnalare: abbiamo pregato tutti assieme, circondati da una folla di giovani e giovani monaci di tutto il mondo…La Chiesa è tanto internazionale quanto intergenerazionale! Dio sia lodato!

Cath.ch/red

Sul treno per Roma il 3 ottobre: padre Alois di Taizé, mons. Alain de Raemy, Mauro Lepori e Pierre Pistoletti, caporedattore di cath.ch. Si sono ritrovati assieme per raggiungere il Sinodo.
6 Ottobre 2018 | 06:00
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chiesa (578), giovani (724), sinodo2018 (100)
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