Si è spento Bernardo Bertolucci: fu un regista attento alla spiritualità

Era nato a Parma nel 1941 ed è morto a  77 anni, dopo una lunga malattia. Stiamo parlando di uno dei maestri del cinema, il regista italiano Bernardo Bertolucci. Bertolucci, formatosi all’inizio degli anni ›60 con Pier Paolo Pasolini sul set di «Accattone» (1961), arrivò poi a imporsi tra i grandi del cinema mondiale, a Hollywood, vincendo nel 1988 ben 9 Premi Oscar con «L’ultimo imperatore». 
Dopo «Il conformista» e «Strategia del ragno», sulla soglia degli anni Settanta Bertolucci gira «Ultimo tango a Parigi» (1972), che accende in Italia un duro scontro con la censura e la magistratura. Dopo il controverso ›Ultimo tango’ Bertolucci gira ›Novecento’ con Robert De Niro e Gérard Depardieu, film in due atti che racconta l’evoluzione sociale dell’Italia dall’inizio del XX secolo. Il successo Oltreoceano arriva dopo la metà degli anni Ottanta con «L’ultimo imperatore» nel 1987, seguito poi da «Il tè nel deserto» (1990) e «Piccolo Buddha» (1993). «Con ›L’ultimo imperatore’ e i suoi 9 Premi Oscar Bertolucci viene annoverato tra i grandi autori del cinema di sempre.

La trilogia spirituale di Bertolucci

In queste ore dove è doveroso il ricordo del regista italiano scomparso, c’è chi ha rammenta la sua importante trilogia spirituale sviluppatesi da una personale indagine del mito che in Bertolucci sfociò successivamente in un percorso di messa a tema della spiritualità. Nascono così tre film importanti del regista italiano: ‘L’ultimo imperatore’, ›Il the nel deserto’ e ›Il piccolo Buddha’, nei quali Bertolucci visita paesi diversi e religioni diverse. Percorsi spirituali nei quali il regista accompagna lo spettatore alle soglie di un Mistero, a cui lo stesso spettatore è chiamato a dare un successivo nome con una ricerca personale.

(red)

Il trailer del Piccolo Buddha

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26 Novembre 2018 | 18:00
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