Ticino e Grigionitaliano

Seyde: dal Ticino al Medio Oriente per portare aiuto, speranza e futuro

Seyde aveva una agenzia di viaggi, poi ha lasciato tutto.

«Il Signore mi ha messo nel cuore di fare piccole cose, ma tutti noi possiamo dare una goccia in un mare di sofferenza.»

Seyde Gösteris, cresciuta a Lugano, dal 2012 fa avanti e indietro tra la Siria, Turchia e il Medio Oriente in generale. Prima a titolo personale, colpita dall’immane tragedia delle popolazioni coinvolte tra i conflitti governativi e gli integralisti. E poi dalla fine del 2014 con l’Associazione «il giardino dei bambini» fondata da Monica Ancora-Marzano, farmacista di Bellinzona.

«Ho sentito nel cuore volevo stare vicino ai cristiani, aiutarli proprio lì sul posto, non altrove. Quindi ho iniziato a contattare le chiese locali, i vescovi, per fornire aiuto sul territorio. Ero li’, anni fa, quando accadevano i fatti riportati dai media in Europa. Ho visto una marea di gente attraversare il deserto, le montagne senza nulla. Lasciavano le loro case i soli abiti addosso. Ho pianto e chiesto aiuto al Signore. Avevo con me 800.– e per fortuna parlo arabo e francese, ho preso un pullman, insieme ad un giornalista di Le Monde. Ho iniziato cosi.»

E nel 2015 con l’associazione «il giardino dei bambini» hanno portato 22 tonnellate di materiale.

«Quello che voglio è che il 100% delle donazioni che riceviamo vadano sul posto. Neanche i miei viaggi, neanche i miei sacrifici, pesano sulle donazioni. E’ tutto a mie spese.»

«Io vado, vedo cosa c’è bisogno, e acquistiamo in loco. Anche per far rifiorire l’economia del posto. Boiler? Medicine? Stufe? Coperte? Compro io li’. Dal Ticino devono sapere che noi non diamo soldi direttamente in mano. Non li inviamo alle persone. Lo so che è molto rischioso però è l’unico modo per aiutare concretamente.»

I progetti futuri

Adesso l’Associazione sta preparando i documenti per un nuovo container che arriverà in Siria a fine settembre. Sperando che l’emergenza Covid-19 sia finita.

«Portiamo materiale per gli ospedali e per le case di riposo. Prima del Covid-19 stavano cercando già ti ristrutturarle. Quindi noi ci occuperemo di portare l’arredo: letti, armadi, comodini. Ma anche materiale per le scuole: le scrivanie, le penne, matite e vestiti da 0 a 10 anni. «

«Io devo essere veramente grata alla Svizzera e a tutti i paesi che ci hanno aiutato. Sono tutti Paesi molto generosi. Il coronavirus ha stremato delle popolazioni già terra.» Ci tiene a precisare Seyde.

«Spero che finisca presto la guerra perché sono 10 anni che vivono sotto embargo e sono come in una scatola in cui non possono uscire. Mi auguro anche che l’Europa mandi dei Caschi Bianchi al confine per poter gestire questa situazione.»

Clicca qui per informazioni sull’Associazione «il giardino dei bambini»

17 Luglio 2020 | 20:17
Tempo di lettura: ca. 2 min.
siria (231), turchia (28)
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