Secondo martire del 2020: ucciso un sacerdote in Venezuela

Non è ancora giunta la fine del primo mese dell’anno, ma la conta dei martiri è purtroppo già cominciata. È notizia di oggi l’uccisione in Venezuela di padre Jesús Manuel Rondón, 47 anni, scomparso senza nessuna spiegazione il 16 gennaio.

Come riportano le agenzie, con ogni probabilità il sacerdote venezuelano dello stato di Táchira, ordinato nel 2005, è stato vittima di un violento e tragico tentativo di furto del suo veicolo, «pratica» abituale in numerose regioni del Venezuela dove imperversa la fame e la miseria. Padre Rondón, fino a giovedì scorso, risiedeva nelle vicinanze del Convento delle Carmelitane scalze nella  cittadina di Rubio (Municipio di Junin). Il presbitero fra molti altri compiti pastorali aveva quello di assistere le religiose di clausura, in particolare con la celebrazione giornaliera dell’Eucaristia. Da giovedì, le sorelle e i parenti avevano perso ogni traccia di padre Rondón e la Polizia era stata allertata subito.

Mons. Moronta nel suo comunicato esprime «dolore e tristezza» e chiede a tutti di pregare per il sacerdote ucciso. Il vescovo aggiunge: la Chiesa di Táchira ripudia questo fatto tragico nonché tutti gli altri atti di quotidiana violenza nella regione e chiede la misericordia di Dio per tutti, anche per i responsabili del delitto. Infine, il presule comunica che subito dopo l’autopsia il corpo del presbitero sarà seppellito.

Padre Manuel è il secondo sacerdote ucciso dall’inizio dell’anno dopo padre Joseph Hollanders, missionario belga in Sudafrica ucciso il 12 gennaio.

Agenzie/red

22 Gennaio 2020 | 15:45
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