Internazionale

Sacrificio Quaresimale: nelle Filippine un progetto a sostegno dei contadini

L’isola di Mindanao nelle Filippine gode di condizioni particolarmente buone per l’agricoltura, tuttavia la fame è un grosso problema. Per decenni la produzione agricola è stata orientata al mercato dell’esportazione e le esigenze degli abitanti sono state trascurate. A soffrirne sono soprattutto i più poveri. Inoltre, sebbene le varietà di riso ad alto rendimento promosse dal governo portino ad un aumento delle rese nei primi anni, esse comportano anche spese per sementi, fertilizzanti e pesticidi costosi. Gli elevati oneri finanziari associati fanno sprofondare le famiglie contadine nei debiti, il che spesso porta a perdere la base della loro esistenza: la loro terra. Senza dimenticare che gli effetti del cambiamento climatico sono in costante aumento. Tifoni, piogge abbondanti o siccità prolungate mettono regolarmente a rischio i raccolti. L’organizzazione partner di Sacrificio Quaresimale, «Agro-Eco-Philippines» si è posta per questo l’obiettivo di sostenere le famiglie contadine nella difesa dei loro diritti e di migliorare la loro produzione agricola di sussistenza. Grazie a formazioni apposite, contadine e contadini imparano metodi di agricoltura biologica e apprendono a selezionare e coltivare semi che meglio si adattano ai mutamenti climatici. L’interagire tra agricoltori, scienziati e personale del progetto è di grande importanza. Per facilitare la diffusione del sapere, si punta sulla formazione di persone che fungeranno da «moltiplicatori», facilitando la messa in rete delle organizzazioni di agricoltori e la collaborazione con le organizzazioni governative e le scuole. Molti contadini, dopo la formazione, sono diventati a loro volta formatori di gruppi e di comunità; uno di loro è Diego Dela Cruz. Insieme alla moglie e ai figli, il 59enne coltiva riso dal 2004. Diego ha le idee chiare: «Possedere sementi proprie è un diritto fondamentale delle contadine e dei contadini, che li rende indipendenti dalle multinazionali agricole attive su scala globale. Inoltre, le sementi sono la vita. Un buon coltivatore è in grado di trasmettere le sue conoscenze e competenze ad altre famiglie contadine e di produrre varietà adattate alle nuove condizioni climatiche locali». Diego ha già coltivato 160 varietà di riso, che scambia ma non vende perché non vuole trarre profitto. «Condivido i semi perché voglio che tutti possano contare su sementi locali e non debbano dipendere da quelle industriali». Dela Cruz ha aderito alla rete nazionale delle sementi al fine di provocare un cambiamento politico. E il successo gli dà ragione. «Le mie coltivazioni di sementi sono la prova lampante che le contadine e i contadini hanno applicato pratiche e sistemi agricoli migliori e più sostenibili delle tecnologie sviluppate in laboratorio». Esperienze come quella di Diego dovrebbero essere utilizzate più ampiamente, perché gli agricoltori possano fornire al mondo cibo sicuro e nutriente.

Colette Kalt, Sacrificio Quaresimale

30 Marzo 2020 | 17:35
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