Ticino e Grigionitaliano

S. Messa natalizia all'Ospedale sociopsichiatrico di Mendrisio

Era piena, la cappella dell’Ospedale sociopsichiatrico di Mendrisio per la messa di Natale, celebrata mercoledì pomeriggio da Mons. Valerio Lazzeri, alla presenza del cappellano della struttura, don Angelo Epistolio, don Ambrogio Bosisio e don Giustino Petre della parrocchia di Mendrisio. Nell’omelia mons. Valerio ha ricordato di come fossero drammatiche le condizioni dei protagonisti di quel primo Natale di duemila anni fa. Nulla era come sarebbe dovuto essere. Come lo si era previsto. Anche per quello, ha esortato i presenti, non dobbiamo neppure noi, oggi, temere di non essere pronti o indegni, per accogliere il Natale; anche se ci coglie in un ospedale: fragili, vulnerabili, bisognosi di cure e di assistenza.

Perché come Giuseppe, non dobbiamo disperarci che le cose sono andate così, né incolpare altri, ma – come fece lui – lasciarci andare al sonno buono dell’abbandono. L’unica cosa che dobbiamo tentare di preparare,  è un angolo di calma e di silenzio dentro di noi, dove Dio possa venire a riposarsi.

Parole intense, quelle di mons. Lazzeri,  che chi vive all’interno della grande famiglia dell’OSC, ha sicuramente potuto fare sue.  

Al termine della messa, a cui ha partecipato anche il consigliere di stato Raffaele De Rosa, vi à stato il tradizionale corteo con le fiaccole per raggiungere il presepe e,  davanti ad una fetta di panettone,  scambiarsi i tradizionali auguri.

(red)

18 Dicembre 2019 | 19:47
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