Riscoperto il «Cristo deriso» di Cimabue

Una donna di 90 anni che desidera rimanere anonima è rimasta scioccata scoprendo che l’icona cattolica che era rimasta appesa in casa sua per anni era in realtà un capolavoro dell’artista rinascimentale del Cimabue, maestro di Giotto. L’opera, intitolata «Cristo deriso», risale al XIII secolo ed è stata stimata tra i 4 i 6 milioni di euro.

Angelique Chrisafis del The Guardian riferisce che la proprietaria dell’icona aveva deciso di trasferirsi e si stava preparando a gettar via tutto quello che aveva in casa. Ha chiamato un’esperta, Philomène Wolf, di una casa d’aste locale, perché valutasse tutto ciò che riteneva potesse avere un valore. La Wolf ha detto al The Guardian di aver visto qualcosa di speciale nell’icona non appena l’ha vista.

Cimabue è stato un artista fondamentale del Rinascimento italiano, e si ritiene che abbia compiuto grandi progressi nell’arte usando le proporzioni idonee. Tra le sue opere principali c’è un grande dittico in 8 sezioni, un dipinto su legno con due pannelli incernierati che possono essere chiusi come un libro, che raffigura la Passione e la Crocifissione di Cristo. Si crede che l’opera appena scoperta facesse parte di quest’altra più grande.

La Wolf ha spiegato che inizialmente si aspettava che l’opera venisse valutata per varie centinaia di migliaia di euro, ma una volta che gli esperti d’arte di Parigi l’hanno vista e ne è stato rivelato il valore storico la stima è salita a milioni. Dopo le indagini preliminari, l’icona è stata soggetta a studi scientifici, che hanno stabilito al di là di ogni dubbio che è stata dipinta da Cimabue.

L’icona verrà messa all’asta il 27 ottobre alla casa d’aste Acteon a Senlis, in Francia.

Aleteia.org

28 Settembre 2019 | 14:18
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